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Ospedale, un futuro da 77milioni di euro: nuovi posti in terapia intensiva, lavori al blocco operatorio e pronto soccorso

Ecco come cambierà l'ospedale aretino. D'Urso: "Mai prima d'ora tanti soldi per il San Donato". Presto una nuova sala angiografica nella palazzina Calcit andata a fuoco

"Tanti soldi così, per l'ospedale di Arezzo, non si erano mai visti". Quanti? Oltre 77 milioni di euro che cambieranno il volto - e rinforzeranno il cuore - del San Donato. L'annuncio arriva dal direttore generale della Asl Toscana Sud Est, Antonio D'Urso. Mentre la sanità aretina si appresta a voltare pagina, tornando gradualmente a riappropriarsi di spazi e servizi che la pandemia aveva spazzato via, ecco che le prospettive fino ad oggi solo all'orizzonte iniziano a prendere forma.  

"Quindici milioni saranno investiti nel blocco operatorio - spiega il D'Urso - 10 milioni e 600 mila euro arrivano dal decreto rilancio per l'incremento dei posti di terapia intensiva, semi intensiva e percorsi di pronto soccorso. E poi adeguamento degli impianti antiincendio e antisismico. E ancora 500mila euro per il laboratorio di analisi". La lista degli investimenti e dei progetti curati dal dipartimento tecnico della Asl è lunga e ambiziosa. "Progetti studiati e presto realizzati grazie al grande impegno di questa direzione generale" afferma la direttrice del dipartimento Antonella Valeri.

Un flusso finanziario che unisce finanziamenti in arrivo da Stato, Regione e della stessa Asl Tse. Risultato finale?

"Abbiamo un ospedale che non invecchia lentamente ma una struttura dinamica e in continua aggiornamento sulla quale investiamo non sono in muri e tecnologia ma anche in risorse umane - prosegue D'Urso -. Penso a Oss, infermieri, tecnici e ricordo che abbiamo siglato da pochi giorni  un accordo sindacale. E penso anche alle figure di direzione: la nuova Direttrice di anestesia e rianimazione è entrata in servizio il giorno dopo il pensionamento del suo predecessore. Sono vacanti solo un paio di posti di direzione ma i concorsi sono già avviati. E se abbiamo 77 milioni da spendere, dobbiamo avere un ufficio tecnico e di progettazione più robusto: già fatto. Questi tempi sono oggettivamente rapidi per un'azienda come la nostra e un investimento complessivo di questa entità non si era mai visto nella sanità aretina dalla costruzione, appunto, del San Donato".

Investimenti al San Donato

L'obiettivo è dunque quello di far uscire l'ospedale dall'emergenza Covid, mettendo a punto i vari progetti, affidando i corposi lavori in programma. Perché i soldi sono già arrivati e adesso è tempo di distribuirli. 

"28 milioni sono statali e finalizzati alla riorganizzazione e alla ristrutturazione dei settori 1, 2 e 3 nonché al reparto angiografico - spiega dettagliatamente Valeri -. Sono poi in programma lavori di ampliamento di terapia intensiva: oltre 5 milioni per la completa ristrutturazione del piano terra per 18 posti letto suddivisi in due zone. L’area per i primi 9 è già stata attivata mentre l’altra sarà pronta nella primavera del prossimo anno. Sempre in terapia intensiva è già stata realizzata un’area “filtro” con 2 posti letto e con un investimento di 360mila euro. Quasi 1 milione e 800mila euro sono stati destinati alla realizzazione di 16 posti letto utilizzabili per degenza sub intensiva, attualmente destinati a ricoveri di pazienti Covid. Altri 2 milioni e 295mila euro saranno utilizzati per ulteriori 20 posti letto di terapia sub intensiva. Oltre ai lavori sono state acquisite anche attrezzature necessarie all'emergenza Covid". 

Una capitolo a parte è scritto per il Pronto soccorso, per il quale è previsto un ampliamento dell’area di pre triage, ,ma anche la definizione di percorsi dedicati per pazienti potenzialmente infetti, oltre che un ampliamento dell’area per la gestione dei codici maggiori e una ricollocazione degli ambulatori dei codici minori. In questo caso l'importo complessivo sarà di un milione e 100mila euro. 

Verso una nuova vita anche la sala angiografica della palazzina del Calcit, che poco tempo fa fu devastata da un incendio. I lavori di ripristino costeranno 1 milione e 250mila euro.

Infine la sicurezza dell'intero presidio: circa 3milioni e 700mila euro saranno destinati alla prevenzione incendi e 500mila alla ristrutturazione e messa in sicurezza del laboratorio analisi.

"Inoltre un intervento di 15 milioni e mezzo di euro che sarà  destinato alla ristrutturazione del blocco operatorio, la cui gara è aggiudicata. Inoltre, ricordiamo che siamo in attesa di 17 milioni per gli adeguamenti sismici da Pnrr”.

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