Poche parole: "Giustizia è fatta, siamo un po' sollevati". I parenti dei figli di Sara Ruschi e Jawad Hicham, parti civili nel processo che ha visto la condanna all'ergastolo dell'assassino di via Varchi, così commentano la sentenza odierna. Con loro c'era anche il figlio più grande della coppia. "Questa sentenza ci ha reso soddisfatti - ha spiegato la legale dei figli Alessandra Panduri - è stata applicata la legge. E' quello che ci aspettavamo. La famiglia troverà conforto nella sentenza della Corte d'Assise di Arezzo. E' stata fatta giustizia".

"Sentenza annunciata di cui non c'era da sorprendersi, le argomentazioni giuridiche in punto di sussistenza dell'aggravante sono la questione dirimente di questo processo e verranno coltivate fino in Cassazione", ha detto l'avvocato del 38enne Jawad Hicham, Maria Fiorella Bennati. Annunciando, di fatto, il ricorso in Appello ed eventualmente in Cassazione. "Rimango convinta della necessità di una perizia psichiatrica, non possono non esserci dubbi sulla capacità di intendere e volere nel momento del delitto di Jawad Hicham".