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Cosa resta di Cesena tra calcio d'agosto, passi in avanti e obiettivi di mercato

Se non fosse per il tabellino che recita Cesena - Arezzo 2-0 Stefano Sottili ieri sera avrebbe brindato al termine della partita. L'Arezzo caduto a Cesena al netto delle indicazioni fornite dal calcio d'agosto ha strappato applausi e...

Se non fosse per il tabellino che recita Cesena - Arezzo 2-0 Stefano Sottili ieri sera avrebbe brindato al termine della partita.

L'Arezzo caduto a Cesena al netto delle indicazioni fornite dal calcio d'agosto ha strappato applausi e sufficienze, ma soprattutto messo già qualche punto fermo nello scacchiere di Sottili così come alcune lacune che se colmate potrebbero permettere il salto di qualità.

Tra le note liete la difesa. Djuric era un cliente scomodo ma Sirri in prima battuta e Milesi pronto a ribattere, hanno tolto ogni rifornimento. Nel pacchetto arretrato, che ieri oltre a Luciani ha visto nuovamente dall'inizio Sabatino, la palma di migliore (forse anche in senso assoluto) l'ha meritata proprio l'ex Alessandria, beccato a fine partita dai sostenitori romagnoli. Nessuno è profeta in patria, nemmeno Alex Sirri originario di Forlimpopoli. Alla luce degli ultimi 180' di gioco e delle prove fornite dalla retroguardia Milesi-Sirri si candidano per essere la spina dorsale del reparto.

Una menzione speciale va a Moscardelli che su tre palle inattive è stato il difensore aggiunto per spazzare i cross di Ciano. Corradi regista e Foglia interdittore, ma serve anche un altro elemento. Uno è un regista (Foglia), l'altro un esterno d'attacco che ha accettato la sfida di Sottili di giocare davanti alla difesa. Eppure contro il Cesena le caratteristiche di Foglia e Corradi non hanno sofferto la dinamicità di Kone e Schiavone. Va detto comunque a onor del vero che i titolari romagnoli, alias Cascione e Vitale, erano ko. Ad oggi il reparto annovera solo tre elementi. Oltre ai già citati Foglia e Corradi c'è il giovane Demba. All'Arezzo serve e non può nasconderlo un altro mediano possibilmente esperto e con temeperamento per chiudere spazi e rubar palla. Cesena_Arezzo_1Il tempo di Grossi. 210' di gioco tra Carrare e Cesena. 210' in cui l'Arezzo ha siglato due reti con un difensore, entrambe su calcio piazzato. Sui colpi e la tecnica dell'ex Ternana nessuno discute, anzi. Magari c'era chi si aspettava un calciatore già determinante. Se qualcuno dovesse storcere la bocca dopo solo due partite è bene ricordare che nella passata stagione ad un certo Luca Tremolada servirono quattro mesi prima di diventare il giocatore inseguito dalla serie B.

Tempo al tempo perchè è normale che il 7 agosto le gambe siano pesanti, che i movimenti siano ancora metà e che Sottili possa soprattutto provare anche altre soluzioni. Un Moscardelli trequartista alle spalle di Polidori o un Erpen trequarti dietro a una punta non sono ipotesi così remote.

Passi in avanti, ma serve anche un esterno per il salto di qualità. L'impiego di Masciangelo nel tridente alle spalle di Moscardelli è stato soprattutto un esperimento. Il ragazzo classe 1996 ha tra le sue doti le sovrapposizioni e la fase offensiva, ma partendo dalle retrovie e ricoprendo il ruolo di terzino. Cosa che Masciangelo farà sicuramente almeno nelle prime due giornate di campionato vista la squalifica di Sabatino. Contro Balzano il numero 5 amaranto ha coperto bene ma per la fase offensiva serve però qualcosina in più.

In quel ruolo non va dimenticato il classe 1995 Eugenio D'Ursi, arrivato in amaranto dalla Serie D, alla prima vera esperienza in Lega Pro. Sul 21enne esterno mancino è riposta la fiducia di molti addetti ai lavori che vedono il ragazzo come un possibile "capitale" per il futuro del cavallino. Al ragazzo però va dato il tempo di crescere, maturare e ambientarsi con la nuova realtà e il salto di categoria.

Erpen potrebbe adattarsi, oppure Grossi quando sarà al top. Eppure per non correre rischi la soluzione più scontata sarebbe quella di chiudere con un altro esterno offensivo mancino o comunque in grado di giocare in entrambe le fasce. Da qui al 31 agosto l'Arezzo c'è tutto il tempo per prendere lo slancio verso un altro salto di qualità.

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