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L'Arezzo a Recanati senza il capitano. Indiani studia soluzioni diverse

Settembrini squalificato, Polvani e Castiglia in forse per problemi fisici. 4231 e 433 le alternative tattiche, probabile chance da titolare per Guccione. Si gioca sul sintetico

Tutto ruota intorno al sostituto di Settembrini. Il capitano a Recanati non ci sarà per squalifica e Indiani ha davanti a sé due strade: rimpiazzarlo con un elemento di caratteristiche diverse oppure variare sistema di gioco, risolvendo il problema alla radice.

Conoscendo l'allenatore, la decisione l'ha già presa. E soppesando tutti gli indizi, verrebbe da pensare a una chance per Guccione, fantasista mancino impiegato sempre da esterno ma che può fare anche il sottopunta. L'ex Mantova finora ha giocato titolare solo a Pescara e in Coppa con la Lucchese, peraltro senza incidere granché. Nelle ultime tre partite di campionato contro Entella, Pontedera e Cesena, Indiani gli ha concesso appena 9 minuti e un suo impiego dall'inizio, nella gara di domani, avrebbe una logica. Anche per rifornire in maniera più continua ed efficace il centravanti (Gucci ha trovato il gol in tutte e tre le trasferte affrontate).

C'è pure la soluzione Iori per affiancare la prima punta ma Indiani predilige tenere sugli esterni due giocatori di piede opposto e quindi, visto che a destra dovrebbe toccare a Pattarello, Iori se ne starà a sinistra, dove comunque è in ballottaggio con Gaddini.

Se sarà ancora 4231, a fianco di Mawuli vedremo un mediano diverso da Bianchi, più di interdizione e di riconquista. Probabile tocchi a Foglia oppure a Damiani, che a Udine è cresciuto giocando con il centrocampo a due. Più sfumate le possibilità di un ritorno alle origini di Lazzarini. Per il resto non si profilano grandi cambiamenti, con Renzi destinato ancora al ruolo di laterale basso.

Se invece si tornerà al 433 puro, allora starà fuori un attaccante a vantaggio di una mezz'ala. In forse, a causa di problemi fisici, la presenza di Polvani e Castiglia.

Sul fronte opposto Pagliari ha trovato la quadra tattica, da qualche giornata, disegnando un 352 coriaceo e dinamico, imperniato su Prisco in cabina di regia, sugli inserimenti di Carpani, sulla qualità di Sbaffo e sul sempreverde Melchiorri.

Si gioca sul sintetico, dove l'Arezzo ha conquistato le sue due vittorie stagionali (a Rimini e Chiavari), e la partita si preannuncia fisica, da interpretare con vigore e combattività, anche se poi la differenza la farà la qualità degli interpreti.

Indiani ha un paio di zavorre legate alla schiena (il rendimento che scema cammin facendo, il numero dei gol al passivo) ma pure diverse frecce all'arco. Non a caso la squadra non ha mai steccato completamente la prestazione finora, trovandosi in difficoltà soltanto in alcune porzioni di match.

A Recanati, con 250 tifosi al seguito, andrà in scena un test molto pregnante sulle prospettive dell'Arezzo, che in questi primi 7 turni ha alternato segnali incoraggianti a qualche inciampo. E' il momento di limare i difetti e dare una bella lustratina ai pregi: il risultato a quel punto arriverebbe di sicuro.

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