rotate-mobile
Calcio

Una bene e una male, l'Arezzo resta sull'altalena. Ad Ancona una sconfitta pesante

Gli amaranto non riescono a trovare continuità di prestazioni e prendono sempre gol. Stavolta le scelte di Indiani, che ha rinunciato a Gucci, Pattarello e Settembrini, non hanno pagato

SU E GIU’ – Una brutta botta. Inattesa, almeno per le dimensioni del punteggio, ma non casuale. L’Ancona, senza esibire chissà che, ha vinto con merito, ha giocato con più ardimento, idee più chiare. Sembrava l’Arezzo di lunedì sera e l’Arezzo sembrava la Spal. Quest’altalena di prestazioni e risultati è per certi versi fisiologica considerando il cv di molti giocatori. Ma è anche spiazzante, così come lo è il giudizio su una squadra che una volta combatte e una depone le armi, una volta azzanna e una si accuccia per terra. La stabilità è il primo obiettivo da raggiungere.

SERATACCIA – A parte i primi venti minuti e qualche lampo qua e là, l’Arezzo ha combinato poco. Scolastico davanti, piatto in mezzo al campo, fragile dietro. Si continua a prendere gol e questo non è più un isolato campanello d’allarme ma l’allarme che suona nel cuore della notte. Ripensando ai gol di Capello, di Merola, di Bumbu, di Sbaffo, di Carpani, di Paolucci, c’è da mettersi le mani nei capelli. Tutti troppo facili da segnare, tutti troppo brutti da incassare, con la squadra mal posizionata, lunga, aperta. Urgono correttivi.

ANSIA – Peccato non aver cavalcato l’onda della vittoria sulla Spal. Si erano ricreati certi equilibri, la fiamma aveva ripreso vigore, la strada sembrava tracciata. Invece il 3-0 di Ancona, campo che continua a restare incredibilmente tabù, ha riportato a galla le ansie di dieci giorni fa. Contro un avversario che aveva potuto contare su un giorno di riposo in più, che aveva ricevuto la scossa del cambio di allenatore, bisognava andare sulle certezze. Questo saliscendi va arginato in fretta, seguendo una linea senza deviare ogni tre giorni.

CAMBIARELLA – Le scelte iniziali di Indiani non hanno pagato: invece di puntare sulla continuità dopo l’ultima, bella prestazione, ha sacrificato troppi giocatori importanti sull’altare del turn over. E l’Arezzo in questo momento non può fare a meno di Settembrini, Pattarello e Gucci contemporaneamente. E’ una questione di corsa, di qualità, di leadership che sono venute meno. Il mister si è preso un rischio grande, per il momento contingente e per le certezze collettive che ancora sono in via di costruzione. Gucci aveva bisogno di rifiatare, ci sta. Ma allora sarebbe stato più prudente, coerente, logico, non cambiare gli altri due. Se alla squadra togli il suo miglior marcatore, poi il giocatore che più incide in fase offensiva (con gli strappi, i cross e tutto il resto) e poi anche il capitano, che per caratteristiche copre tre ruoli tutti insieme e che a Recanati, oltretutto, non aveva giocato per squalifica, sgretoli ciò che stavi mettendo su. Tra qualche mese forse l’Arezzo se lo potrà permettere, adesso no.

EQUILIBRIO – Tutto ciò concerne l’analisi dell’ultima gara. Allargando lo sguardo alle prime dieci giornate, va detto che l’Arezzo ha 11 punti come Pontedera, Spal, Olbia e Virtus Entella (sardi e liguri devono recuperare una partita), ne ha uno in meno di Ancona e Lucchese, uno in più della Vis Pesaro. Indiani è a +1 sui playout e a -1 dai playoff. La classifica è corta, i problemi di casa nostra sono comuni a molte squadre e i risultati mettono in luce un equilibrio che livella e avviluppa tutti. Mai come in questo caso, la differenza la faranno la ponderatezza delle analisi e la capacità di sfruttare al massimo il materiale a disposizione. Che sarebbe stata una stagione sofferta, era immaginabile. Bisogna regolarsi di conseguenza.

IL VAR – Poi le partite girano sempre sugli episodi: il gol dell’1-0 dell’Ancona è molto, molto casuale e l’1-1 annullato a Gaddini per il fuorigioco di Kozak, in realtà sembra buono. Ma stavolta c’è poco da recriminare. La sconfitta è netta e l’Arezzo un po’ se l’è andata a cercare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una bene e una male, l'Arezzo resta sull'altalena. Ad Ancona una sconfitta pesante

ArezzoNotizie è in caricamento