Clamoroso successo del colossal di Bollywood girato ad Arezzo: la Pieve è una biblioteca
Le riprese sono state fatte nel 2019, in India è appena uscito ma fa registrare incassi da capogiro: si intitola Radhe Shyam ed è un dramma romantico con parti musicali. Ecco alcuni frame carpiti dall'ex assessore Comanducci
E' appena uscito al cinema ed è un successo clamoroso il film indiano Radhe Shyam, in parte girato anche ad Arezzo nel 2019. Il regista Radha Krishna Kumar scelse due location in particolare per effettuare le riprese: il duomo e la pieve di Santa Maria. Il protagonista è Venkata Satyanaraya Prabhas Raju Uppalapati, noto semplicemente come Prabhas, uno degli attori più celebri di Bollywood.
A raccontare alcuni dettagli dei ciak aretini è Marcello Comanducci, ex assessore ed ex presidente della fondazione InTour, in carica nel 2019.
"Con la Fondazione Arezzo Intour e Arezzocinema nel 2019 abbiamo collaborato con una delle più grandi produzioni indiane per il film Radhe Shyam, un vero colossal che sta battendo tutti i record di incassi in India: è già al settimo posto di tutti i tempi per vendite al primo giorno. Un successo clamoroso, basti pensare che il film uscito l'11 marzo praticamente solo in India è al 16esimo posto dei film più visti del 2022 nel mondo. Ma che sarebbe stato un successo lo dovevamo capire subito, ricordo che la foto dell'attore principale Prabhas con me e Don Alvaro diventò virale tanto da generare migliaia di articoli nel web, meme su YouTube e addirittura finimmo al telegiornale nazionale, perché senza rendermi conto "spoilerai" il nuovo look del divo più amato di Bollywood. Dovetti togliere immediatamente l'immagine perché ricevevo più di 200 messaggi al giorno dai suoi fan".
Da sinistra don Alvaro Bardelli, l'attore indiano Prabhas e l'ex assessore Marcello Comanducci
Come detto, Arezzo è riconoscibile in alcune parti del film, che è un dramma romantico con parti musicali. In Italia però non è uscito e chissà se mai arriverà.
"Le location di Arezzo - continua Comanducci - erano il duomo, che però non ho ritrovato nel film, e la pieve, che grazie alla curia e soprattutto a don Alvaro è stata trasformata in una affascinante biblioteca, dove si svolge una delle scene più importanti della storia. Il film è un classico lungometraggio indiano, più di 2 ore, un mix tra una storia d'amore e un musical con decine di location quasi tutte in Italia che sicuramente darà uno slancio turistico al nostro paese".
Immagini tratte dalla pagina facebook di Marcello Comanducci
