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Verso la conferenza programmatica del Pd. L'intervento di Giorgi

Di seguito l'intervento di Giuseppe Giorgi Convenzione Democratica In tempi di partiti liquidi, di politica ridotta talk show, di velocità e smartphone, il fatto che un partito  s’interroghi sulle proposte e il rapporto con il territorio è di...

Di seguito l'intervento di Giuseppe Giorgi Convenzione Democratica

In tempi di partiti liquidi, di politica ridotta talk show, di velocità e smartphone, il fatto che un partito s’interroghi sulle proposte e il rapporto con il territorio è di speciale interesse politico. La Conferenza Programmatica del PD è tappa decisiva per mostrare le potenzialità future e affinare le strategie per riportare al centrosinistra le amministrazioni perse nelle passate tornate elettorali, ad iniziare dal Comune di Arezzo.

Ho posto, in questi ultimi mesi, particolare attenzione al lavoro d’idee e linee per contribuire a un risultato vincente per le prossime elezioni amministrative: Arezzo con una amministrazione di centrosinistra. Mi muovono l’orgoglio e l’onore: l’orgoglio di essere uno dei promotori del primo centrosinistra ad Arezzo e in Provincia e l’onore di una sfida per riconquistare il Comune.

Per questo la Conferenza Programmatica assume una importanza capitale.

Un confronto aperto che sappia mobilitare le migliori energie del partito, sappia coagulare idee e linee da programmare per la crescita delle nostre comunità, senza le prudenze dei posizionamenti o le tattiche dei veti. A questa occasione che ci viene proposta, in campo aperto, deve partecipare tutto il partito plurale. Arezzo e il PD possono far schioccare una scintilla di sintonia per un nuovo governo popolare che s’incentri sulla città d’arte, la città dei turismi, la città verde, la città sicura, la città aperta, infine la città comunità.

Insieme ad altri amici stiamo lavorando a una Grande Idea per Arezzo città d’arte che lanceremo nei prossimi mesi a livello opinionistico, una proposta di grande richiamo che si poggi su un lavoro di rete da sintetizzare nel Forum della cultura e del turismo che il PD potrebbe favorire come agora di studio, luogo di confronto, cantiere diffuso di tutte le risorse cittadine. I dati del rapporto Symbola e della relazione SIAE su Arezzo e cultura sono contradditori ma è fondamentale che il partito accompagni la crescita culturale della comunità. Ho visto con piacere che la prossima Festa aretina del PD darà, finalmente, ribalta alla speciale congiunzione tra cultura e sviluppo per cui mi batto da anni.

La città dei turismi ha un vero e proprio giacimento inesplorato, penso ai Grandi, alla messa in rete dei gioielli museali di Arezzo e provincia. Riscoprire quel coordinamento che declinava per il PD “ … d’investire politiche turistico culturali sui Grandi … , su Severi, la sua villa, la sua scienza con la convegnistica congressuale, su Giorgio Vasari e la storia dell’arte, su Piero della Francesca e gli studi sul restauro, sulla rete regionale TIEMME e il turismo in entrata su gomma; possiamo e dobbiamo concertare progetti, unire risorse, promuovere commercializzazione … “ ( Docupro U.C.PD ), insomma nuovi luoghi in cui si formi la concertazione della promozione.

Che la Conferenza Programmatica sia coraggiosa.

Parta da Arezzo, dal PD, la novità politica di rifondare, dopo la scellerata eliminazione del coordinamento del turismo da parte della Provincia, un nuovo luogo di concertazione della promozione turistica con la Convenzione provinciale dei turismi, da tenersi periodicamente nella città capoluogo, insieme al coraggio di riconoscere anche gli errori gravi, proponendo l’autoriforma per la elezione diretta dei consiglieri e del Presidente della Provincia da parte dei cittadini. E’ tempo per il PD di riconnettersi con i territori, di esaltare le comunità, di essere esso stesso partito-comunità. Una idea nuova che batta il partito liquido e si faccia parte di un movimento ampio, popolare, civico, di centrosinistra, ad esempio AREZZODEMOCRATICA municipale, l’unica proposta in campo, da tempo, che non può annegare nei distinguo di alcuni dirigenti del PD che continuano a mettere gli accenti sulle differenze e non su ciò che unisce, le ragioni autentiche di tutte le espressioni dei cattolici democratici, cristiano sociali, del centro democratico, delle forze di sinistra, dell’associazionismo. Discutiamo insieme, confrontiamoci per una Fabbrica delle Idee che dia le basi al programma comune di AREZZODEMOCRATICA.

C’è dentro il partito una sottovalutazione che sottende la questione ambientale e la Città verde è una risposta di grande valore politico che s’intreccia con la relazione Città & Bellezza e l’economia ambientale circolare, puntando su una radicale politica di raccolta differenziata che studi progetti di riuso della energia che viene prodotta dai rifiuti, semmai studiando prototipi come il quartiere svedese di Hammarby, esperimento sostenibile di Stoccolma. Anche qui si gioca la Città Futura.

Aspettando la Conferenza Programmatica, il PD deve confrontarsi sul coraggio e l’orgoglio di essere partito comunità che sceglie politiche d’investimento sul decoro, l’educazione civica, l’educazione stradale, una politica per la mobilità che scelga la persona e non il consumismo di traffico e parcheggi selvaggi. Ci sono aree degradate, ad iniziare dall’ex Lebole, che il partito deve impegnare a un nuovo inizio, parte importante della Città Futura.

Non solo monitorare i 18 milioni che il governo ha destinato alla comunità di Arezzo ma incalzarne gli investimenti verso politiche di sviluppo.

Sì alla Città Futura, no alla città murata.

Città aperta, Città sicura, città delle regole, un programma di governo popolare.

Integrazione interculturale che ripudia gli accenti militari ma propone la prevenzione dei vigili di quartiere, senza cadute social xenofobe ma investendo sul rispetto di regole di cittadinanza.

L’identità e la diversità risorse per un nuovo progetto di governo municipale.

Non solo politiche di coalizione ma alleanza su un programma comune di comunità su lavoro, cultura, turismo, ambiente, sociale, accoglienza, regole di cittadinanza, fedeltà fiscale.

Dalla Conferenza Programmatica del PD l’idea: AREZZODEMOCRATICA, la linea: ALLEANZA CIVICA di CENTROSINISTRA.

Giuseppe Giorgi Convenzione Democratica

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