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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'intervista / Centro Storico

Elezioni Europee, Ghinelli parla da candidato: "Una sfida importante, ma non verrà meno il mio impegno da sindaco"

L'idea della candidatura nata nel corso di un incontro sulle assenze dei consiglieri comunali di maggioranza

Il sindaco di Arezzo è ufficialmente candidato alle elezioni europee nel collegio dell'Italia Centrale. Una sfida impegnativa quella che ha accettato dopo la chiamata del presidente di Forza Italia Antonio Tajani. La peculiarità sta infatti nel sistema elettorale che proietterà il nome di Ghinelli sulle schede del collegio dell'Italia Centrale per comporre il nuovo Parlamento Europeo ma dovranno verificarsi almeno due condizioni, una percentuale della lista più alta possibile e allo stesso tempo un ampio numero di preferenze specifiche per il primo cittadino, il cui cognome dovrà essere scritto accanto, non essendoci un listino bloccato in questo caso.

A poche ore dalla sua presentazione ufficiale al fianco di Tajani nella sede di Forza Italia e dell'altra candidata per il Centro Italia, Graziella Ciriaci, Ghinelli racconta come è nata questa candidatura.

"È stata anche buffa, stavamo parlando con Marco Stella (capogruppo Forza Italia in consiglio regionale e coordinatore regionale del partito) e Bernardo Mennini (coordinatore provinciale del partito) in un incontro organizzato per dirimere la questione delle assenze dei consiglieri comunali di maggioranza e poi siamo finiti a parlare delle Europee, di un avvicinamento mio a questo tema. Da lì è partito tutto il ragionamento. Poi, mentre ero in America ho avuto una videocall con Tajani che mi ha formalizzato la proposta. Ho parlato prima di tutto con la mia famiglia e quando sono tornato in Italia il 2 aprile sono andato subito a trovare Tajani per dirgli che accettavo."

Che tipo di impegno concreto ha davanti? "Non ho esperienza di campagne elettorali per le Europee mi appoggerò a chi ha già esperienza, dovrò portare il mio contributo in giro per il territorio, per convincere le persone a votarmi, a mettere il mio nome. Ho un curriculum invidiabile per esperienza europea, forse Nardella come presidente di Eurocities ne ha. Però devo dire che ho avuto molte occasioni di presenza a Bruxelles sia per la cultura che per l'economia."

Quali prime cose da fare per questa campagna elettorale? "Su tutto inizierò con i sindaci civici di centrodestra della Toscana li incontrerò per spiegare il significato della candidatura e di portare la nostra esperienza di amministratori locali in Europa."

Quali i temi prioritari in Europa per lei? "Sicuramente quello delle emigrazioni dal Nord Africa, poi il consolidamento delle politiche culturali europee, io vedo l'Europa come insieme di nazioni dal punto di vista delle culture, più che della economia e della moneta che ha miseramente fallito."

Come porterà avanti contemporaneamente il ruolo di sindaco? "Non ho nessuna intenzione di far venire meno il mio contributo da amministratore in questo periodo e comunque ho una squadra di giunta forte e competente che conosce bene il meccanismo di governo della città, confido quindi anche nell'aiuto di tutti gli assessori nessuno escluso."

A proposito di assessori ha affrontato le pressioni affinché ci fosse un rimpasto di giunta, ci saranno modifiche? E cosa pensa di Andreani nel gruppo misto come battitore libero? "Ho letto di Andreani, ha fatto una scelta personale, sta nel gruppo misto, non farà mancare l'appoggio alla maggioranza ho capito e per questo lo ringrazio, lui ha fatto un grande lavoro, è un uomo di centro destra e mi aspetto che lo rimanga. Sugli assessori poco da dire, a chi chiede di cambiarli rispondo assolutamente no."

Che succederà in caso di elezioni? "Se eletto dovrò dimettermi da primo cittadino e andare al parlamento europeo, ma non conosco i tempi di questo passaggio."

Spesso è attaccato per le sue assenze, cosa risponde adesso? "Le mie assenze consiliari sono sempre state giustificate per essere presente in altri contesti dove era necessario. Le polemiche per questo sono un giochino del quale non mi preoccupo, continuerò come ho sempre fatto, senza far mancare mai il mio appoggio e lo devo nel rispetto dei cittadini."

Cosa succederebbe in caso di elezione del sindaco al parlamento europeo?

In caso di elezione di Ghinelli al parlamento europeo, si dovrà dimettere da sindaco. A quel punto ci potrebbero essere due strade, quella del pro sindaco oppure quella del commissario. Il primo caso sarebbe il più probabile con la maggioranza che, in un passaggio in consiglio comunale dovrebbe votare la decadenza del primo cittadino come presa d'atto della sua elezione in Europa e così dare il via libera a Lucia Tanti di assumere la carica di pro sindaca, come nel 2014 fece Stefano Gasperini nel momento in cui Giuseppe Fanfani venne nominato come membro laico del Csm. 

Nel caso in cui invece il passaggio in consiglio comunale non avesse una maggioranza allora la palla passerebbe alla prefettura che dovrebbe nominare un commissario. Di certo c'è che in entrambi i casi il mandato sarebbe accompagnato, pro tempore, fino alla prima finestra elettorale utile che sarebbe quella della primavera del 2025, un anno prima rispetto alla scadenza prevista adesso ( 2026) e comunque quattro/cinque mesi prima delle elezioni regionali della Toscana.

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