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Vertice in Prefettura con le liste, il richiamo per la campagna elettorale: le regole

Al tavolo presenti i rappresentanti delle forze di polizia, della polizia locale di Arezzo, funzionari e dirigenti dell’amministrazione municipale ed i referenti delle liste e dei movimenti politici che partecipano alla competizione elettorale comunale

La campagna elettorale nel territorio aretino al centro dell'attenzione della Prefettura. Anna Palombi ha presieduto una riunione ad hoc dedicata all’approfondimento delle modalità di svolgimento della propaganda elettorale, con specifici riferimenti anche alle norme sul distanziamento fisico e per la prevenzione della diffusione del coronavirus.

Al tavolo presenti i rappresentanti delle forze di polizia, della polizia locale di Arezzo, funzionari e dirigenti dell’amministrazione municipale ed i referenti delle liste e dei movimenti politici che partecipano alla competizione elettorale comunale.

Le indicazioni per la campagna elettorale

Ai diretti interessati sono state fornite tutte le indicazioni affinché "l’attività di propaganda elettorale si svolga in un clima di civile e serena dialettica democratica, nel rispetto tanto della normativa di settore in materia di garanzia, trasparenza e par condicio fra le forze politiche, quanto a tutela dell’ambiente, del decoro urbano, del patrimonio storico, artistico e monumentale della città."

"Tenuto conto della contingente situazione di emergenza connessa alla diffusione dell’epidemia da Covid-19, tutte le iniziative elettorali dovranno svolgersi con l’assoluta osservanza delle vigenti disposizioni che prescrivono l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, il divieto di assembramenti tra le persone ed il rispetto del distanziamento sociale di sicurezza."

Il ruolo delle forze di polizia

Le forze di polizia e la polizia locale sono state sollecitate ad assicurare una capillare attività di vigilanza e controllo, onde applicare le relative sanzioni amministrative nei casi di accertamento delle violazioni delle norme che disciplinano le diverse tipologie e forme di propaganda elettorale, con rimozione delle affissioni e scritte abusive nonché di mancato rispetto delle misure varate per il contenimento ed il contrasto dell’emergenza epidemiologica da virus Covid-19.

Tra gli esempi degli strumenti che non si possono utilizzare ci sono: il divieto di qualsiasi affissione fuori dagli appositi spazi a ciò destinati dal Comune o al di fuori delle sedi di partiti e comitati elettorali con esclusione delle insegne di dette sedi, divieto di lancio di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico, divieto di iscrizioni murali e su monumenti ed opere d’arte, divieto di propaganda luminosa mobile; è ammessa la propaganda figurativa non luminosa con mezzi mobili circolanti che non possono essere lasciati in sosta su vie, piazze e altri luoghi pubblici.

Non solo elezioni comunali, ma anche regionali e referendum

La Prefettura ha sollecitato analoga attività di sorveglianza anche per le iniziative di propaganda elettorale promosse nel restante territorio provinciale, interessato dalla consultazione referendaria e regionale.

Sul sito del Ministero dell’Interno, www.interno.gov.it, sono visionabili le risposte ai quesiti che ricorrono frequentemente  riguardanti le elezioni regionali ed amministrative.

Sulle stesse pagine sono pubblicate anche le risposte alle domande frequenti sul tema del referendum costituzionale, per fornire delucidazioni a tutto l'elettorato interessato.

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