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Accatastamento camini e stufe: cos'è e come farlo, la guida aggiornata

La Regione Toscana ha previsto l'obbligo di accatastamento dei camini, stufe e caldaie a biomasse entro il 30 settembre. Ecco come mettersi in regola gratis

La multa, anche se non scatterà subito, è particolarmente salata. Per coloro che saranno trovati non in regola con quanto previsto in merito all'accatastamento di caminetti, stufe o caldaie a biomasse le sanzioni potranno arrivare fino a 3.000 euro. I termini per mettersi in regola, stando alla prima stesura della legge regionale, sono scaduti il 30 settembre scorso anche se, come reso noto in queste settimane, l'adempimento potrà essere assolto gratuitamente anche dopo. Dunque chi non ha ancora provveduto a mettersi in regola può farlo tramite la pagina del Siert accedendo tramite Spid o Cns. Inoltre, recentemente, è stata l'assessora regionale Monni a sottolineare che le procedure verranno ulteriormente semplificate e "daremo tempo fino al 30 marzo 2024 per farlo". Detto ciò, per ogni dubbio è attivo il numero verde dedicato 800 15 18 22, attraverso il quale è possibile anche farsi aiutare nella procedura di accatastamento.

Le novità previste: cosa cambia

Dallo scorso marzo, la giunta regionale toscana ha approvato una normativa che prevede l'introduzione dell'obbligo di accatastamento dei generatori di calore alimentati a biomasse con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW presenti nelle abitazioni di tutto il territorio. Le ragioni sono facilmente rintracciabili nelle disposizioni riguardanti la tutela della qualità dell’aria emanate dopo la sentenza della corte europea. Sono esclusi dal suddetto obbligo: generatori a biomassa che risultino chiusi, dismessi o non in funzione, da considerarsi quindi al pari di elementi/complementi di arredo; i generatori a biomassa di potenza nominale inferiore a 10 kW utilizzati in maniera occasionale e saltuaria, individuabili nei soli casi in cui nell'abitazione non sia presente nella stessa unità immobiliare un ulteriore generatore per il quale sussista obbligo di accatastamento. Per cui è dovuta semplicemente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (autocertificazione).

I controlli

Dal mese di ottobre potranno prendere il via le verifiche. A occuparsene non sarà, come emerso in un primo momento Arpat ma Arrr (Agenzia regionale recupero risorse), realtà a cui competono i controlli e le verifiche e a cui è possibile rivolgersi per informazioni e ausilio nella procedura di accatastamento (tel. 800 151 822).

Perché viene richiesto l'accatastamento?

Tra i principali fatto inquinanti delle città ci sono gli impianti a biomassa. I dati dicono che un caminetto emette polveri pm10 per 840 grammi / giga joule, una stufa a legna 760, una a pellet 29. Una caldaia a metano (quelle che abbiamo nelle nostre case) emette 0,2 / giga joule. Insomma, a parità di energia prodotta un camino aperto inquina quanto 4.200 caldaie. È per questo che la Regione Toscana vuole sapere quanti camini e stufe sono presenti sul proprio territorio. L'obbligo vale sia per i nuovi che per i vecchi impianti anche se però per i primi, ovvero quelli installati entro il 15 marzo 2023, è il responsabile dell'impianto (cioè il proprietario della casa o l'inquilino in caso di locazione) a dover procedere all'"accatastamento semplificato". Se invece l'impianto è installato dopo il 15 marzo 2023 dovrà procedere il manutentore-installatore, che accederà a una diversa procedura direttamente dal portale SIERT dove è registrato come professionista. In questo secondo caso bisogna assicurarsi che l’installatore rilasci la ricevuta di accatastamento.

Come sapere se l'impianto ha potenza inferiore a 10 KW?

La potenza nominale è quella resa dal generatore all'ambiente e dichiarata dal fabbricante. Tali informazioni dovrebbero essere contenute nella documentazione rilasciata dal tecnico che ha installato l'impianto. Se non si è in possesso della modulistica, e si ha un camino aperto si può procedere all'accatastamento semplificato, nel caso si abbia camini chiusi con inserti, stufe e caldaie è preferibile chiedere il supporto del tecnico di fiducia e verificare ogni singolo aspetto.

Come fare l'accatastamento semplificato

È sufficiente collegarsi, attraverso le proprie credenziali Spid, a questo link https://siert.regione.toscana.it/cit/views/login.php?ri=1 e il sistema collegherà direttamente il generatore a biomassa sotto il codice-impianto già corrispondete all'unità immobiliare. È importante che la procedura la faccia la persona cui è intestato impianto. È attivato il numero telefonico 800151822 dedicato, a cui è possibile chiedere informazioni.

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