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Covid, pochi casi nelle scuole, ma già 280 quarantene. Le procedure in caso di sospetta variante

Di solito i focolai sono familiari, per contagi avvenuti tra conviventi. I dati aretini stanno migliorando e anche i casi che toccano la scuola restano pochi

Ci sono varianti che circolano, sia inglese che brasiliana e protocolli stringenti che vengono applicati. Di solito i focolai sono familiari, per contagi avvenuti tra conviventi. I dati aretini stanno migliorando e anche i casi che toccano la scuola restano pochi. La riapertura in presenza è avvenuta da mercoledì scorso dopo le vacanze di Pasqua e da lunedì ha visto tornare tra i banchi anche le seconde e le terze medie e con percentuali tra il 50 e il 75% anche quelli delle superiori grazie al fatto che la Toscana è tornata in zona arancione.

Non ci sono focolai dentro le classi, ma ovviamente questo è il settore che porta più in alto il dato delle quarantene perché i contatti stretti sono molti. "In pochi giorni, con il dato di ieri pomeriggio - spiega Elena De Sanctis responsabile dell'ufficio igiene dell'Asl Toscana Sud Est - sono 280 le persone tra bambini, ragazzi e insegnanti che sono destinatari di provvedimenti di quarantena. E in questi cinque giorni di riferimento sono 13 i casi definiti scolastici, cioè positivi riscontrati che hanno frequentato la scuola: si tratta di 1 insegnante e 12 studenti. Tra questi ci sono cinque sospette varianti e una variante brasiliana accertata. Sei casi sono ad Arezzo, uno a Poppi, uno a Monte San Savino e quattro a Civitella." Il dato non comprende il Valdarno e parte della Valdichiana che fanno parte di altre zone socio sanitarie.

Quali fasce di età sono più colpite? "Abbiamo 8 casi alle elementari, 3 all'infanzia e 1 alle medie."

Nel caso di sospette varianti cosa cambia? "Innanzitutto il tracciamento cambia molto. Si risale indietro di 14 giorni nei contatti diretti e stretti, ma è una ricerca un po' più estesa perché vengono posti in quarantena anche le persone che hanno avuto contatti diretti anche se occasionali."

E come scatta il sospetto di una variante? "Sulle varianti scatta il sospetto o quando un soggetto è vaccinato, o un bambino positivo che è contatto di una variante."

Nel caso in cui ci sia uno studente che si sente male a scuola scatta la procedura automatica. Il ragazzo viene posto nella stanza dedicata, viene avvisata la referente covid dell'istituto, vengono informati i genitori perché vengano a riprenderlo e contemporaneamente l'Asl, che fa partire la procedura per il tampone.

Nel caso di un insegnante o di un alunno che viene scoperto positivo in orario non scolastico la procedura è diversa.

E' un percorso inverso inizialmente, con la famiglia che informa la scuola e poi entra nella procedura Asl attraverso il tampone rapido prima e poi con la conferma del molecolare. "Il tampone molecolare è sempre necessario per confermare la positività del rapido - spiega De Sanctis - e nel conteggio dei giorni di tracciamento e per determinare le quarantene ora vengono considerate 48 ore precedenti dal risultato del rapido se asintomatico, oppure 48 ore dai sintomi se ha sviluppato la malattia."

E come procedete? "L'Asl contatta la scuola che invia gli elenchi dei nomi contatti stretti di caso, noi li registriamo nella piattaforma regionale e a ciascuno inviamo provvedimenti di quarantena e la richiesta di tampone. Ne fissiamo uno a tempo zero e uno alla fine della quarantena."

Come si calcola la quarantena? "In casi normali dura 10 giorni e termina con il tampone, in caso di variante accertata o sospetta la quarantena dura 14 giorni e il controllo con il tampone si fa al 14esimo giorno."

Ci sono aspetti diversi che vengono presi in considerazione per i contatti a rischio? "La prima valutazione del rischio viene fatta dal dirigente scolastico con il medico competente, vengono valutati tanti aspetti previsti dalle indicazioni Ministeriali come il contatto prolungato all'interno di un ambiente chiuso, l'uso dei dispositivi di protezione, eventuali attività di laboratorio, il numero dei contatti, la grandezza dell'aula. La valutazione avviene caso per caso."

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