Le tribune davanti a palazzo Lappoli e quelle cartoline di Giostra degli anni '50
Gli spettatori a sedere sul lato che va da Borgunto a piazza del Praticino non sono una novità. Era successo in passato, come testimoniano queste immagini, e succederà il 5 settembre per favorire il distanziamento anti covid
La voglia di guardare avanti, alla Giostra del 5 settembre, non impedisce di voltarsi indietro per godere qualche squarcio del passato. Il Saracino ne offre molti e ultimamente ne sono riemersi di affascinanti dalla polvere. Il docufilm del regista Guido Gianni, per esempio, intitolato "il moro di Arezzo" e commissionato dall'ente provinciale per il turismo nel 1956 in occasione di una mostra a New York organizzata per valorizzare il territorio aretino. Il filmato, girato con tecniche all'avanguardia per l'epoca, è stato recuperato dal Museo dei mezzi di comunicazione ed è proiettato ogni sabato nei locali di via Ricasoli.
L'ex regista della Giostra, Gianni Sarrini, ha invece recuperato un paio di suggestive cartoline risalenti agli anni '40 e '50. La curiosità, come si nota dalle immagini, è che pure allora le tribune per gli spettatori erano sistemate anche sul lato di palazzo Lappoli, cosa che si ripeterà in via eccezionale a settembre per consentire il distanziamento anti covid. Lì, infatti, solitamente ci sono i posti in piedi per i quartieristi.
Nella prima cartolina, prodotta dalla cartoleria che tuttora si trova in piazza san Francesco davanti alla Basilica, si riconoscono i costumi firmati nel 1934 da Luigi Sapelli detto "Caramba", costumista della Scala di Milano, e rimasti in uso fino al 1955 compreso. Spedita a Cervia con "infiniti saluti", è databile tra il 1948 e il 1955.
La seconda cartolina, inviata a Modena con "ricordi affettuosi", venne invece realizzata da Enal (ente nazionale assistenza lavoratori) che organizzò la Giostra dal 1948 al 1979: è datata 8 giugno 1952, il giorno in cui si corse una delle due Giostre di quell'anno. Quindi è al massimo del 1951.
