È arrivato il grande momento. Questa sera, 17 giugno, Arezzo vivrà le emozioni della 143esima edizione della Giostra del Saracino
A cura di Claudia Failli - Enrica Cherici - Andrea Avato.
Porta del Foro, Porta Santo Spirito, Sant'Andrea e poi Crucifera. Questo l'ordine stabilito, durante la cerimonia di estrazione delle carriere, con il quale sono scesi in lizza i quartieri della Giostra del Saracino e hanno affrontato il Re delle Indie nel tentativo di conquistare la lancia d'oro dedicata a Luca Signorelli. Una notte carica di emozioni e di grande spettacolo.
L'albo d'oro della Giostra del Saracino
La consegna della lancia d'oro torna in piazza, nel palchetto dell'Araldo
I colori, le forme e i simboli della Lancia d'oro dedicata a Luca Signorelli
La lancia d'oro viene consegnata dal sindaco Alessandro Ghinelli al rettore Maurizio Carboni: è la 38esima conquistata dal quartiere di Sant'Andrea che, con questa vittoria va a pari merito con Porta Crucifera nella classifica dell'albo d'oro.
Saverio Montini, dopo il cinque di esordio, torna in lizza per gli spareggi pronto a non fare sconti a nessuno. A lui il compito di chiudere, o meno, i giochi.
Ore 23.33 - Sant'Andrea esplode in un immenso grido di gioia. Saverio Montini marca 5 punti. Per lui scroscio d'applausi e l'abbraccio con il suo compagno Tommaso Marmorini.
Francesco Rossi torna in sella. Il cavaliere di Porta del Foro si avvia a correre la seconda carriera degli spareggi.
Ore 23.26 - Carriera pulitissima. Cauta esultanza da parte del quartiere e del giostratore che ha cercato di replicare il suo primo tiro. Purtroppo, la misurazione effettuata dalla giuria non lascia spazio all'interpretazione. Quattro punti.
Tommaso Marmorini è il cavaliere su cui scommette Porta Sant'Andrea per conquistare la vittoria nella 143esima edizione della Giostra del Saracino.
Ore 23.20 - Arriva il cinque. "Benzina" da paura: carriera spettacolare, centro perfetto. La piazza torna di nuovo a esultare di gioia.
Davide Parsi prende sulle spalle la responsabilità di dare avvio agli spareggi. Con il sorriso sulle labbra si dirige verso il pozzo su Biancaneve.
Ore 23.12 - Il popolo giallocremisi esulta: la lancia colpisce al centro del tabellone: cinque. La Chimera torna a ruggire e sogna quella lancia d'oro che manca dal quartiere dal 2019.
Con il quattro di Lorenzo Vanneschi anche Porta Crucifera esce dalla Giostra. Adesso a contendersi la lancia d'oro spetta a Porta del Foro e Porta Sant'Andrea entrambi con nove punti
Lorenzo Vanneschi, cavaliere di Porta Crucifera si avvia verso il pozzo in sella al suo Pinocchio. Grande attesa per la sua carriera da parte di tutta la piazza.
Ore 23.06 - Il giostratore rossoverde cerca il centro senza però trovarlo. Nessuna esultanza dalle fila del quartiere. La punta della lancia finisce sul quattro.
Tommaso Marmorini entra in lizza in sella a Conte. Si dirige verso il pozzo insieme al preparatore Martino Gianni. A lui il compito di chiudere definitivamente i giochi e blindare la vittoria per il quartiere di Porta Sant'Andrea.
Ore 23.01 - Carriera molto pulita. Ma, nonostante il cavaliere abbia cercato il centro del tabellone, la punta della lancia scivola verso destra colpendo sul 4.
È il turno di Elia Cicerchia. Il cavaliere di Porta Santo Spirito in sella a Olympia si avvia verso il pozzo. A lui spetta il compito di accorciare le distanze con gli altri quartieri.
Ore 22.55 - Nessuna esultanza per il quartiere della Colombina. La carriera di Cicerchia, sebbene pulitissima, finisce con la punta della lancia sul 4. Purtroppo il punteggio totale non è sufficiente. Santo Spirito è fuori dai giochi.
Francesco Rossi, in sella a Rocky, si avvia al pozzo. Anche lui, come il compagno Davide Parsi, viene accompagnato dal preparatore Enrico Giusti verso il pozzo dove riceverà la lancia dal maestro di campo.
Ore 22.50 - Esulta Porta del Foro. Rossi riesce nell'impresa: cinque punti.
Niccolò Paffetti, cavaliere esordiente di Porta Crucifera, è il primo dei rossoverdi ad avviarsi verso il pozzo.
Ore 22.45 - Il giostratore di Colcitrone si lancia subito sulla lizza. Carriere velocissima. Per lui il punteggio è un quattro.
I biancoverdi di Porta Sant'Andrea scelgono Saverio Montini per aprire la loro serie di carriere. Ad accompagnarlo al pozzo è Martino Gianni che, da quest'anno è tornato a vestire i panni di allenatore dopo sette anni di assenza dalla piazza. L'ex giostratore dal 2012 e fino al 2017 è stato preparatore di Santo Spirito.
Ore 22.40 - Il cavaliere si lancia sulla lizza. Carriera splendida. Il centro del tabellone viene cancellato: cinque perfetto. La piazza esplode in un grido di gioia incontenibile.
Il quartiere della Colombina affida a Gianmaria Scortecci il compito di correre per primo. Scroscio di applausi dai sostenitori di Santo Spirito. In sella al suo fedele Doc si incammina al pozzo per ricevere la lancia dal maestro di campo. Fischi e disturbi per il cavaliere gialloblu.
Ore 22.30 - Carriera da manuale per il giostratore gialloblu che arriva a colpire il Burato cercando il centro. Sebbene l'esultanza sotto la tribuna A, convinto di aver marcato un cinque perfetto, dopo la misurazione arriva l'amara sorpresa: due.
Porta del Foro è il primo quartiere ad aprire la Giostra del Saracino di giugno 2023. Davide Parsi, in sella a Biancaneve, si dirige verso il pozzo accompagnato da Enrico Giusti, allenatore dei giallocremisi.
Ore 22.24 - Il giostratore si lancia sulla lizza. Cerca il centro ma la lancia finisce sul 4. Carriera pulitissima per il veterano della Chimera che però, purtroppo non riesce a ottenere il massimo punteggio.
Tutit in piedi per ascoltare e intonare l'inno della Giostra del Saracino, Terra d'Arezzo. La voce dei tamburi e delle chiarine riempie l'aria di piazza Grande. Un'emozione unica per tutti gli aretini.
Terra d'Arezzo, un cantico salga dal nostro cuore
a te, che luce ai popoli fosti col tuo splendore.
Da quasi trenta secoli parla di te la storia
e mille e mille pagine consacra alla tua gloria.
Galoppa galoppa, o bel cavalier,
Tu sei la speranza del nostro quartier
Or che risorgon gli animi, d'Italia al nuovo sole,
terra d'Arezzo, esaltati, ché in marcia è la tua prole.
Le mete già sfavillano dinanzi al nostro ardire;
santo è l'amor che infiammaci, più santo è l'avvenire.
Galoppa galoppa, o bel cavalier,
tu sei la speranza del nostro Quartier ;
col braccio robusto che piega il destin,
trionfa, o gagliardo, del Re Saracin,
trionfa, o gagliardo, del Re Saracin.
L'araldo Francesco Sebastiano Chiericoni legge la celeberrima "Disfida di Buratto".
Non più d'usati onori aure cortesi
spingon, o Castro, il piede a' tuoi contorni.
Sol quest'usbergo e rilucenti arnesi
premon le membra a vendicar gli scorni.
I magnanimi spirti a torto offesi,
lungi dal trionfar, odiano i giorni.
Con questo del flagel più grave pondo,
giuro atterrir, giuro atterrare il mondo.
Oggi provar t'è forza, empio arrogante,
che merte sol vers'i Tartarei chiostri,
un falso traditor volga le piante
e del suo sangue il suo terreno inostri.
Ogni patto aborrisco e da qui avante
vesto la spoglia de' più orrendi mostri.
Troppo infiamma il mio cuor giusta vendetta,
onde sol morte e gran ruine aspetta.
Oggi vedrai, s'al nuovo campo ascendi,
s'al tuo folle vantar sian l'opre uguali.
Prendi pur l'asta e fra tue strage apprendi
l'armi di un falso ardir quanto sian frali.
Manda chi più t'aggrada e solo attendi,
da troppo irata man, piaghe mortali.
Non più parole, omai, vo' vendicarmi:
al campo! Alla battaglia! All'armi! All'armi!"
Preceduti dal maestro di campo, Gabriele Veneri, e dai vice Carlo Umberto Salvicchi e Ferdinando Lisandrelli, fanno il loro ingresso in piazza i capitani dei quattro quartieri insieme ai cavalieri delle nobili casate.
Il trofeo viene portato in piazza dai fanti del Comune che, come tradizione vuole, hanno il compito di custodire l'ambitissimo trofeo fino al momento della consegna al quartiere vincitore.
I colori, le forme e i simboli della Lancia d'oro dedicata a Luca Signorelli
Francesco Rossi, cavaliere di Porta del Foro entra per primo in sella a Rocky, lo segue il compagno giallocremisi Davide Parsi con Biancaneve. Per Porta Santo Spirito fa il suo ingresso Gianmaria Scortecci con Doc, segue l'altro giostratore della Colombina Elia Cicerchia. Terzi i biancoverdi di Sant'Andrea: primo Tommaso Marmorini su Conte e poi Saverio Montini su Syria. Ultimi i rossoverdi di Porta Crucifera:
Niccolò Paffetti su Rosa e Lorenzo Vanneschi con Pinocchio.
(Foto tratta da Facebook Giostra del Saracino)
I primi ad entrare in piazza Grande sono i giallocremisi di Porta del Foro. Segue Porta Santo Spirito, il quariere della Colombina. Terzi i biancoverdi di Porta Sant'Andrea e, infine Porta Crucifera.
Fanno il loro ingresso in piazza Grande i Musici della Giostra del Saracino. Il gruppo è stato fondato nel 1955 su idea di William Monci, musicista aretino.
La formazione in piazza Grande
Per l’edizione della Giostra del 17 giugno il capogruppo, ovvero colui che è direttamente responsabile della parte coreografica e musicale (contraddistinto da un diverso costume e copricapo), è la chiarina Marco Memonti, coadiuvato dal capotamburino Davide Pericoli. Memonti è da considerarsi un veterano della Piazza e con questa edizione raggiunge la sesta presenza quale Capogruppo (la prima fu a giugno del 2011). Figlio d’arte, in quanto anche il Padre ha fatto parte del Gruppo, Marco è un grande appassionato di Giostra ed è sempre attento alle disposizioni coreografiche del Gruppo.
Corteo storico: vengono eseguiti vari brani del repertorio storico del Gruppo senza alcuna variazione sostanziale rispetto alla tradizione consolidata. Ingresso nella Lizza di Piazza Grande: ricalcherà dal punto di vista musicale la tradizione più assoluta. In Piazza Grande, subito dopo l’annuncio dell’ingresso, viene eseguita la “Sigla Pietri”. Il Gruppo parte sul passo svelto ed esegue il “Passo due”. Da notare ed apprezzare il caratteristico cambio di passo, da veloce a lento, che tutto il Gruppo esegue all’unisono sulla Lizza.
È il segnale che sta per essere suonata la “Marcia della Giostra”, più comunemente conosciuta come “Il Monci”, essendo un pezzo scritto dal fondatore del Gruppo e ormai entrato nella mente e nel cuore di tutti gli aretini. La “Marcia della Giostra” è un brano molto difficile da eseguire sia per le chiarine sia per i tamburi, i quali devono eseguire ben sessantatré battute di tamburo. Al termine dell’esecuzione il Gruppo prende il proprio posto a lato della Lizza e accompagna l’entrata in Campo dei Quartieri e degli altri figuranti.
L’ ingresso in Piazza del Glorioso Gonfalone del Comune di Arezzo e della Lancia d’Oro viene accompagnato dal brano “Marcia”. Emozionante e partecipato infine è il momento dell’esecuzione di “Terra d’Arezzo”, brano scritto da Alberto Severi e musicato da Giuseppe Pietri. Quale curiosità musicale è il fatto che in Piazza Grande non viene eseguita la versione integrale, ma solo la melodia della strofa e due volte il ritornello.
Ed ecco in piazza gli Sbandieratori. Il loro spettacolo è tra i momenti più attesi. Con le loro bandiere, schermaglie e acrobazie anticipano l'ingresso in piazza Grande dei quartieri e dei giostratori.
Entrano in piazza, secondo l'ordine di estrazione delle carriere, i rettori dei quattro quartieri della Giostra del Saracino: Roberto Felici di Porta del Foro, Ezio Gori di Porta Santo Spirito, Maurizio Carboni di Porta Sant'Andrea e Andrea Fazzuoli di Porta Crucifera.
Annunciato da Lazzeri, regista della Giostra, entra in piazza l'Araldo della Giostra: la voce narrante della grande sfida.
Quinto colpo di mortaio. Ingresso in piazza Grande degli sbandieratori della Giostra e loro esibizione. Ingresso del corteo storico, al suono di trombe e rullo di tamburi.
Tra gli ospiti vip della 143esima edizione della Giostra del Saracino anche l'imprenditore Luca Cordero di Montezemolo. Arriva in piazza insieme a Francesco Macrì. "È il primo Saracino per me - ha detto ai microfoni di Teletruria - Arezzo è una città meravigliosa che già avevo avuto modo di visitare".
Partita la sfilata del corteo storico per raggiungere piazza Grande, percorrendo via Ricasoli, via dei Pileati, Corso Italia, via Roma, piazza Guido Monaco, via Guido Monaco, piazza San Francesco, via Cavour, via Mazzini, via Borgunto.
