rotate-mobile
Giostra Saracino

A San Francesco la bollatura dei cavalli tra mascherine, foulard e turisti stranieri

In piazza Carlito Brigante e Pia per Porta Crucifera, Doc e Olimpia per Porta Santo Spirito, Pine e Conte Darko di Gazzara per Porta Sant'Andrea, Grace Coloner e Nuvola per Porta del Foro

Il cielo è grigio e minaccia pioggia ma piazza San Francesco offre comunque un bel colpo d'occhio. Più delle mascherine in faccia alla gente, risaltano i foulard annodati al collo e un insolito mix di idiomi. Basta tendere l'orecchio, di qua dalle transenne, per captare conversazioni in inglese dei molti turisti presenti e anche frenetici discorsi in spagnolo di un gruppo di persone di mezz'età, affascinate dalla voce dell'araldo. In cima a via Guido Monaco, all'angolo con via Cavour, una famiglia francese sventola sorridendo quattro bandierine, una per ogni quartiere. L'atmosfera della festa, nonostante tutto, è palpabile.

FOTO | La bollatura

Sul sagrato della chiesa salgono alla spicciolata capitani e giostratori, che domani all'ora diciassettesima si sfideranno in piazza Grande. La cerimonia di bollatura dei cavalli ha il suo fascino innegabile, con i rettori seduti al tavolo e i cavalieri sistemati spalla a spalla, alla vigilia del redde rationem.

Le accoppiate adesso sono ufficiali e senza sorprese dell'ultim'ora. Porta Crucifera manda sulla lizza Carlito Brigante e Pia, con cui Vanneschi e Rauco proveranno a interrompere il digiuno che dura dal 2015.

Santo Spirito, il quartiere favorito, si affida a Doc e Olimpia, forti di un feeling ormai consolidato con Scortecci e Cicerchia.

Vedovini, come annunciato, ha scelto Pine, che alle spalle ha soltanto una prova generale corsa qualche anno fa. Marmorini invece sarà in sella a Conte Darko di Gazzara.
Porta del Foro, infine, ha fatto bollare Grace Coloner e Nuvola. Saranno loro, con Innocenti e Parsi, a chiudere la piazza in una posizione considerata solitamente di privilegio.

Mentre i figuranti, dopo “terra d'Arezzo un cantico”, scendono il sagrato davanti a macchine fotografiche e cellulari spianati, riprende il sopravvento lo slang indigeno. Stasera ci sono le propiziatorie e, covid o non covid, sarà il solito bagno di aretinità.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A San Francesco la bollatura dei cavalli tra mascherine, foulard e turisti stranieri

ArezzoNotizie è in caricamento