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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Batman v Superman: Dawn of Justice - Voto: 6,5

Al cinema le riletture dei fumetti DC non hanno avuto, se non in rari casi, la stessa fortuna di quelle della controparte Marvel. Film come Superman Returns, Jonah Hex o Lanterna Verde furono veri e propri disastri al botteghino. Se Marvel e...

Al cinema le riletture dei fumetti DC non hanno avuto, se non in rari casi, la stessa fortuna di quelle della controparte Marvel.

Film come Superman Returns, Jonah Hex o Lanterna Verde furono veri e propri disastri al botteghino. Se Marvel e Disney hanno travolto (e continuano tutt’ora) come un treno impazzito le sale di mezzo mondo incassando centinaia di migliaia di dollari, in casa DC le cose sono state più complicate, il loro Extended Universe tardava ad arrivare. La svolta l’ha sicuramente data l’enorme successo della trilogia cupa, violenta e votata al realismo che Nolan ha riservato a Batman.

Con la sua personalissima visione del pipistrello di Gotham, Christopher Nolan ha di fatto riscritto le regole del cinecomics proponendo una visione decisamente più matura di quelle a cui eravamo abituati.

Pronte a fare il grande passo nel 2013 con L’uomo d’acciaio diretto da Zack Snyder, DC e Warner danno il via al proprio universo espanso in contrapposizione a quello Marvel. Il film, a fronte di una realizzazione non priva di evidenti difetti, riceve un tiepido successo al botteghino incassando 668 milioni di dollari in tutto il mondo ma non abbastanza considerando il rapporto costi/ricavi.

A questo punto il sequel già annunciato da Warner venne soppresso a causa delle critiche feroci mosse verso L’uomo d’acciaio.

Man of Steel 2 diventa così in un primo momento Batman v Superman per poi aggiungere quel “Dawn of Justice” e costruire definitivamente le basi per l’Extended Universe. Inutile nascondere che già dal giorno in cui fu annunciato il titolo l’attesa fosse stata tanta. Batman e Superman in un unico film, i due pezzi da novanta DC che finalmente si incontrano e scontrano al cinema.

Accade spesso però che grandi aspettative siano seguite da delusioni scottanti.

Per Batman vs Superman la verità sta nel mezzo, non delude completamente ma nel contempo lungi dal soddisfare appieno le promesse che un film di questa mole ha nel proprio Dna.

Alla regia torna ancora una volta Zack Snyder, intento nel portare su schermo la sceneggiatura scritta a quattro mani da David S. Goyer (già autore dello script de L’uomo d’acciaio e fidato collaboratore di Chris Nolan per i copioni della trilogia su Batman) e Chris Terrio.

Il film riparte dallo scontro finale del primo, quello tra Superman e il Generale Zod, concluso con la distruzione di mezza città. Uno degli edifici rasi al suolo appartiene proprio a Bruce Wayne, alterego dell’uomo pipistrello, che, presente durante la battaglia, tenta di salvare quante più persone possibili. Bruce, dopo quanto accaduto, finisce per considerare Superman responsabile dell’ecatombe di cittadini di Metropolis. L’opinione pubblica sull’alieno di Krypton si spacca così in due, tra chi lo teme e chi lo adora quasi fosse un dio.

L’adorazione di Snyder per il mito e il supereroe era nota fin dai tempi della sua meravigliosa trasposizione della graphic novel di culto Watchman. Qui il regista statunitense intraprende nuovamente quel percorso: viene data a Batman e Superman una dimensione visiva ben precisa e attraverso di essa si cerca di creare un mito che trascenda dall’intreccio narrativo, ma che invece racconti per immagini sufficientemente suggestive.

Fin qui tutto bene, se però non potete fare a meno di uno script perfetto che crei un mondo credibile allo spettatore, allora con tutta probabilità non uscirete molto soddisfatti dalla sala. Nonostante le polemiche scatenate sul web dopo l’annuncio che Ben Affleck avrebbe interpretato Batman, i veri limiti della pellicola sono da ricercarsi altrove. Affleck con la sua fisicità risulta infatti un Batman meno scontato del previsto, massiccio e appesantito, debitore di quell’immaginario creato dai lavori di Miller e dai videogiochi della Rocksteady Studios.

Non si riesce mai ad entrare in completa empatia con questa figura oscura, tenebrosa e corpulenta, tanto più che la scena che prevede il suo ingresso nel film prende in prestito meccaniche tipiche del linguaggio del cinema horror. Interessante poi risulta il tema legato alla figura di Superman, visto come un Dio (la sola presenza di una forma di vita aliena invincibile sulla terra basterebbe a dimostrare che Dio non esiste) dagli occhi degli umani inermi di fronte al suo potere.

Peccato però che l’intuizione venga affrontata in maniera spicciola e poco adulta, e il tormento interno di Clark Kent / Superman (Henry Cavill) appena abbozzato. Perfetta e incredibilmente bella è invece Gal Gadot, alias Diana Prince / Wonder Woman.

In giro si è letto molto riguardo al tema musicale che accompagna il suo ingresso e indubbiamente lo score musicale curato da Hans Zimmer e Junkie XL, che riprende quello già fatto su Man of Steel e la trilogia de Il Cavaliere Oscuro senza troppi guizzi creativi, vede il suo picco proprio con lei, inserendo una traccia decisamente originale.

Chi non riesce a gestire in maniera appropriata il proprio personaggio è Jesse Eisenberg con il suo Lex Luthor fin troppo caricaturale e sopra le righe. Più affine agli atteggiamenti nerd alla Zuckerberg che al villain ultra miliardario interpretato dal grandissimo Gene Hackman o da Kevin Spacey.

Il difetto più evidente del film risiede probabilmente nella sceneggiatura troppo piena di argomenti da trattare.

DC presa dalla fretta di dare alla luce la propria gallina dalle uova d'oro come in casa Marvel, ha cercato di condensare gli anni di arretrati rispetto alla rivale in 151 minuti di film. Il risultato è quello di voler mettere veramente tanta carne al fuoco. Se nella prima parte infatti tante informazioni destabilizzano, nella seconda anche i punti rimasti apparentemente sospesi o privi di logica trovano la loro ragion d’essere. A conti fatti, considerando la mole di argomenti trattati (raccontare per l’ennesima volta le origini di Batman, soffermarsi sulle conseguenze delle azioni di Superman, l’ingresso dei villain Lex Luthor e Doomsday, quello di Wonder Woman, mostrarci Aquaman, Cyborg e Flash e mettere le basi per la genesi della Justice League) il guazzabuglio e la confusione potevano essere decisamente maggiori. Complice sicuramente una durata che, se pur sopra la media e quindi non adatta a tutti, risulta amputata di circa 30 minuti (che ritroveremo sicuramente in una edizione director's cut home video) con tutta probabilità necessari a risolvere alcuni passaggi decisamente troppo frettolosi nella versione cinematografica, come il repentino cambio del punto di vista di uno dei personaggi.

Il dubbio purtroppo è che anche provvisto delle scene tagliate, il vuoto - con i buchi di sceneggiatura - resti invariato, soprattutto nella dilatata parte finale.

In conclusione, si tratta di un'opera con i suoi limiti e difetti, quasi si trattasse più di un banco di prova per l’inizio dell’Extended Universe DC. Adesso non resta che restare a vedere.

Voto: 6.5/10

Batman v Superman: Dawn of Justice (USA, 2016)

Regia: Zack Snyder

Sceneggiatura: David S. Goyer, Chris Terrio

Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Diane Lane, Laurence Fishburne, Jeremy Irons, Holly Hunter, Gal Gadot, Ray Fisher, Tao Okamoto, Jason Momoa, Scoot McNairy, Christina Wren, Michael Shannon ed Ezra Miller Film al cinema

Una Paese Quasi Perfetto 5/10

Land of Mine 7/10 @LucaBuricchi

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