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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Arezzo città dei tesori: via ai lavori per il percorso che racconta l'arte dell'oreficeria

Le opere e i gioielli che saranno esposti sono già stati scelti con cura. L'allestimento è già stato pensato e progettato. Resta la parte pratica, quella della realizzazione dell'esposizione. E la messa in sicurezza. Perché un percorso espositivo...

Le opere e i gioielli che saranno esposti sono già stati scelti con cura. L'allestimento è già stato pensato e progettato. Resta la parte pratica, quella della realizzazione dell'esposizione. E la messa in sicurezza. Perché un percorso espositivo con gioielli e creazioni con metalli preziosi deve attenersi a specifiche norme. Partiranno a gennaio i lavori per "Arezzo città dei tesori", il percorso espositivo dedicato all'oro, che sarà realizzato a Palazzo di Fraternita. Dieci sale per raccontare la storia nella storia: quella di un'arte, l'oreficeria, che dal 1300 contraddistingue gli artigiani aretini.

Si parte dal Medioevo, dalle tecniche di oreficeria di quell'epoca - rappresentate dal busto reliquiario di San Donato - alla produzione artistica dei pittori che dal 1300 fino al 1500 hanno tradotto qui la loro arte e il proprio stile mutuato dalle correnti artistiche che si sviluppavano negli ambiti territoriali circostanti. Una richiesta scritta è stata inviata al Museo di Arte Medievale e Moderna di Arezzo per portare alcune opere attualmente non visibili, all'interno del percorso.

"A gennaio - spiega Daniela Galoppi, magistrato di Fraternita con delega alla cultura - partiranno i lavori di messa in sicurezza. Adeguamenti necessari, richiesti da Questura e Prefettura in virtù del tipo di percorso che sarà proposto". La presenza di preziosi richiede infatti chiusure di sicurezza, la realizzazione di una sorta di "compartimenti stagni".

Lavori che richiederanno tempo ma che dovrebbero terminare entro la fine della primavera. Periodo nel quale potrebbe essere in calendario il taglio del nastro.

Il progetto è a cura di Stefano Casciu, Silvia Vilucchi, Paola Refice, Maria Gatto, Michele Loffredo, Pier Luigi Rossi, Daniela Galoppi, Alessandra Baroni, Giuliano Centrodi, Antonella Fabbianelli, Simona Ciofini, David Sani, Laura Guadagni. L'allestimento è affidato a Roberto Barbetti.

Alcune delle sale proporranno ai visitatori la collezione “Oro d’Autore” di proprietà di Arezzo Fiere e Congressi.

LE SALE

In concreto, tale percorso espositivo svilupperà nella prima sala l’arte di Arezzo a palazzo di Fraternita, pittura su tavola 1300 – 1400. La sala 2, la sala Teofilo Torri svilupperà il tema: l’arte di Arezzo a palazzo di Fraternita, pittura su tavola 1500. Per entrambe le sale le opere saranno identificate con il contributo del Polo museale toscano tra quelle presenti nel Museo di arte medievale e moderna di Arezzo e costituiranno collezione di prestito in vista del trasferimento a nuova sede.

Sala 3: oreficeria antica, il busto reliquiario di San Donato – copia di studio. Ci saranno teche per l’esposizione di oreficeria antica, collezione Giovanni Raspini, contributi testuali e visuali di Daniela Galoppi sul busto reliquiario di San Donato di Arezzo del 1300.

Sala 4 sala: la trasformazione dei metalli, archeologia aretina. Pannelli esplicativi con riferimenti geografici – ideogrammi dimostreranno le primitive tecniche della fusione dei metalli nei Monti Rognosi, il rapporto primitivo fra uomo e fuoco e i risultati nella statuaria fittile, nella oreficeria etrusca e nella terra sigillata rossa di epoca romana. Sezione allestita dal Polo museale toscano con contributi scientifici e prestiti possibili del Museo archeologico “Mecenate”.

Sala 5: sezione ricerca. Due postazioni di lavoro con dotazioni informatiche.

Sala 6: ricostruzione di una bottega orafa, grazie a un prestito Unoaerre e una sezione didattica per ragazzi direttamente organizzata e gestita dal laboratorio Labor e dall’Università degli studi di Siena – Corso di storia e tecnica del gioiello.

Corridoio: la storia dell’oro e di Arezzo, interazione tra città, attività e persone. Immagini di repertorio che indagano sul rapporto esistente fra la città e il polo produttivo.

Sale 7-8-10: arte orafa moderna e contemporanea. Collezione Oro d’Autore. Teche con pezzi di oreficeria realizzati su bozzetto di artisti contemporanei. Dei pezzi centrali, ci sarà l’ingrandimento 10:1 realizzati con materiale idoneo attraverso laser scanner e frese 3D al fine di enfatizzare trame, disegni e lavorazioni. I pezzi ingranditi risulteranno appesi o sistemati in alto rilievo sulle pannellature sistemate a parete riferendosi, per associazione visiva, al monile o al bozzetto grafico da cui viene tratta la copia. Abbinato a tutto questo, un circuito tv e proiettori collegati a supporti digitali per definire sulle quattro pareti effetti immagine con tecniche cinematografiche di video mapping tali da sovrapporre contenuto visivo di tipo statico a contenuto visivo di tipo dinamico.

Sala 9: ingresso alle stanze dell’oro con biglietteria e front office, circuiti tv e reti informatiche per collegamenti streaming di video e immagini.

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