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Martedì, 30 Aprile 2024
Cultura

Aretini in Libano: progetto del Karemaski e degli Assalti Frontali a Tripoli

Tripoli, provincia di Arezzo: il Karemaski parte per il Libano, insieme agli Assalti Frontali. L’Associazione Arci che sta dietro al circolo culturale dell’Olmo, vola in Medio Oriente, con la collaborazione di Arci Toscana e Arci Arezzo. Lo fa...

Tripoli, provincia di Arezzo: il Karemaski parte per il Libano, insieme agli Assalti Frontali. L’Associazione Arci che sta dietro al circolo culturale dell’Olmo, vola in Medio Oriente, con la collaborazione di Arci Toscana e Arci Arezzo. Lo fa, curando e coordinando il progetto “Hip Hop 4 Peace” e organizzando il viaggio che da oggi, fino al 9 di febbraio coinvolgerà la crew romana in un laboratorio hip hop di tre giorni con i ragazzi tra gli 8 e i 17 anni, libanesi e siriani, a Tripoli. Un lavoro insieme ai rifugiati del quartiere Bab at-Tebbaneh, una delle aree con il livello di povertà più alto dell’intero paese; nonostante tutto considerato un esempio di accoglienza, convivenza pacifica e attivismo culturale in una delle realtà più difficili del nostro Mediterraneo. E poi un concerto nella grande Beirut, allo Zico House.

Il Libano è un paese che evoca tragedie, ma anche accoglienza e convivenza uniche. Là vivono insieme le comunità di tredici religioni, da decenni sono rifugiati migliaia di palestinesi, il destino del paese è segnato da una posizione geografica particolare: affacciato sul mediterraneo, confina con la Siria e Israele, e dopo sei anni di guerra, si sono riversati da est 1,3 milioni di rifugiati siriani, di cui il 50% con meno di 18 anni. Alcuni di questi ragazzi hanno espresso il desiderio di esprimersi con il rap per uscire almeno un po' dallo stress in cui vivono. Ed è per questo che è nato il progetto con gli Assalti Frontali.

Le associazioni che lavorano lì da anni, tra cui l’Arci Toscana, che organizza attività per favorire la libera espressione e la capacità di fronteggiare situazioni di stress, hanno fatto dunque nascere il progetto europeo “Singing for peace”, all’interno del quale ha preso vita proprio “Hip Hop 4 peace”, con gli Assalti Frontali, un’iniziativa per creare scambi e visite di artisti italiani ed europei. Il Karemaski ha fatto quello che fa da anni ad Arezzo, ma cambiando contesto e facendolo in Libano: ha organizzato l’occasione per molti giovani di stare a contatto con degli artisti di primo piano della scena rap italiana, come gli Assalti Frontali, ma stavolta in un contesto diverso, in un luogo dove la musica può veramente cambiare il corso di un conflitto. Gli Assalti Frontali hanno annunciato su Facebook con queste parole il loro viaggio: “Partiamo dunque con la nostra idea di fare il rap come possibilità di esprimere se stessi, se stessi nel contesto in cui si vive, con l'idea che il rap aiuti a lanciare messaggi al mondo e porti al centro dell’attenzione situazioni altrimenti sconosciute. Verranno con noi “Ill Nano”, riconosciuto improvvisatore di rime e capace di grande empatia al microfono, e Marcello Saurino, videomaker che ha già girato per Assalti Frontali “Il lago che combatte”, “Roma meticcia”, “Il rap di Enea”. Per raccontare questa esperienza attraverso la musica e i video. Dopo questo viaggio, probabilmente, non potremo più andare negli Stati Uniti di Trump. Ma il nostro mondo non ha limiti, le cose cambiano in fretta, e noi confidiamo nella lotta di chi vuole abbattere muri e costruire ponti che sono finestre”.
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