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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Vino 2023, falciata la produzione. “Ora la vendemmia, ma che fatica. Soprattutto per chi fa bio"

Saverio Luzzi, presidente della Strada del Vino di Arezzo: "L'umidità ha portato la peronospora che ha compromesso in media il 20-30% dell'uva”

Una vendemmia con una produzione ridotta nell'Aretino, come del resto in buona parte d'Italia. Con la raccolta in partenza, è Saverio Luzzi, presidente della Strada del Vino Terre di Arezzo, a fare il punto sull'annata 2023. "Purtroppo le grandi piogge dei mesi scorsi hanno compromesso importanti potenziali volumi di vino, falciando il 20%-30% dell'uva. Ovviamente le aree vitivinicole della provincia sono varie: dalle zone attorno alla città, alla Valdichiana, passando per Valdarno e Casentino, il quadro è eterogeneo. Ma mediamente l'umidità ha portato la malattia della peronospora, che ha ridotto sensibilmente la quantità di grappoli prodotti. Chi ha le vigne in basso ha faticato ancor di più, chi ha i filari in collina e alta collina ha avuto minori ripercussioni".

Dall'incubo peronospera alla botrite da evitare

Complicazioni maggiori per i produttori che hanno deciso di escludere o limitare l'uso di sostanze chimiche. "Ad esempio chi opera in regime biologico - continua Luzzi - ha avuto la vita ancor più difficile, con la possibilità di fare solo trattamenti preventivi. Certo - aggiunge Luzzi - chi è riuscito a lavorare adeguatamente, visto che da fine luglio ci sono state condizioni climatiche buone, potrà ottenere un prodotto finale di buona qualità. Nella speranza che non arrivino nuovi diluvi, che porterebbero la muffa botrite, riducendo ulteriormente la produzione. Tuttavia da qui a settembre qualche pioggia è sostenibile".

Prima le uve da spumanti, chiude il cabernet

La vendemmia aretina è ai nastri di partenza, perché già nell'ultima settimana di agosto si raccolgono le prime uve. "Si tratta di quelle destinate alla produzione di spumanti - conclude Luzzi - che necessitano di un alto livello di acidità. Poi toccherà alle uve a destinate alla produzione di bianchi fermi. Dal 10 settembre, all'incirca, sarà la volta delle uve a bacca rossa precoci, come syrah e merlot. Dal 25 è il turno del re delle nostre zone, il sangiovese. Qualche giorno più tardi si vendemmierà un'altra uva internazionale, come il cabernet sauvignon".

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