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Più ore di laboratorio per diventare maestro orafo. L'impegno di Giordini: "Sarò portavoce col Ministero"

“Fatevi portavoce col Ministero dell’Istituzione. Abbiamo bisogno di più ore di laboratorio”. L’accorato appello è quello lanciato da un giovanissimo studente dell’Isis Margaritone di Arezzo alla Consulta degli orafi durante l'incontro...

“Fatevi portavoce col Ministero dell’Istituzione. Abbiamo bisogno di più ore di laboratorio”.

L’accorato appello è quello lanciato da un giovanissimo studente dell’Isis Margaritone di Arezzo alla Consulta degli orafi durante l'incontro conoscitivo che si è svolto proprio ieri all'interno della scuola superiore aretina. “Siamo un istituto che dovrebbe formare dei professionisti nel settore della gioielleria e oreficeria - ha proseguito lo studente - ma di fatto abbiamo solo cinque ore a settimana di lezione pratica. Chi lavora nel settore sa bene quanto sia importante sviluppare una conoscenza manuale di questa arte. Ma i nostri piani di studio prevedono pochissime ore per le esercitazioni al banco”. E la richiesta non è certo caduta nel vuoto. “Mi impegnerò personalmente - ha sottolineato la presidente della Consulta e Federorafi Confindustria Toscana Sud, Giordana Giordini - a fare in modo che questa promessa diventi realtà. Per il momento, con il sostegno anche dei colleghi delle tante aziende orafe aretine, abbiamo dato il nostro supporto per progetti di scuola lavoro e tirocini formativi all’interno delle imprese. Il messaggio che vogliamo lanciare che deve essere chiaro a tutti è che il mondo dell’oreficeria ha bisogno di nuove professionalità. Arezzo è la città dell’oro e il comparto rappresenta una fetta importante della nostra economia. E’ quindi importante che giovani che sento di essere inclini a questo percorso di studi si mettano alla prova perché c’è bisogno di loro”.

Una tesi confermata dai numeri. Nel primo trimestre del 2016 infatti, ben 40 operai e professionisti orafi sono stati assunti dalle imprese aretine per rinvigorire il proprio vivaio di maestri artigiani. A fronte di questo dato, gli iscritti al primo anno dell’istituto professionale orafo Margarine sono stati 15. “E’ evidente che c’è un gap notevole - prosegue Giordini - le ditte hanno bisogno di creativi e professionisti e le presenze nei corsi di studio diminuiscono. Siamo di fronte ad una situazione paradossale”. La Consulta orafa incontra gli studenti del Margaritone: “Le nostre aziende hanno bisogno di voi” Con un complessivo di oltre 12.000 aziende e 7600 addetti, quello dell’oreficeria rimane per Arezzo uno dei settori di impiego e sviluppo di maggiore rilevanza.

“Il comparto si sta posizionando su produzioni di alta qualità anche attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie - conclude la presidente Giordini - Pertanto c’è un impellente bisogno di giovani preparati e appassionati che apportino valore aggiunto ad un settore sempre più vicino a quello della moda e del fashion”.

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