Pitti Bimbo, la piccola Pilvi sorprende ancora. Un progetto, 3 designer e 8 bambini

Cento per cento Made in Arezzo, il marchio Pilvi torna a Pitti Bimbo, il salone internazionale dell'abbigliamento per bambini, da dove si lanciano le nuove collezioni e le tendenze dei mesi successivi nel settore dell'intero lifestyle per bimbi.

Ed ecco che proprio Pilvi è stata segnalata dagli organizzatori del Pitti tra i brand emergenti più interessanti del luxury kidswear nel panorama globale ed in questa edizione di Pitti Bimbo ha già iniziato a coinvolgere i visitatori in un'esperienza sorprendente in realtà virtuale mai vista prima, un viaggio che parte dal paesaggio urbano ed unico di Amsterdam, grazie ai visori Google Cardboard.

La fondatrice della maison è Chiara Pancino che racconta come le collezioni di Pilvi, interamente pensate e prodotte ad Arezzo, con tessuti certificati supersalubri continui ad allargare il suo sguardo verso nuove frontiere nel design, nuovi talenti, nuove modalità di presentazione del proprio lavoro. “Questo è il modo che preferiamo per continuare a crescere, come piccola maison di eccellenza, ma anche e soprattutto come gruppo di lavoro”.

Per questa edizione di Pitti, Chiara ha inaugurato una speciale collaborazione con Roberto Fazio uno dei più stimati interaction designer italiani, docente allo Ied di Firenze, e Stefano Giannetti, membro dello studio di architettura fiorentino Ikare.

In comune la passione per l'arte, il design e il desiderio di trasferire questa passione anche alle future generazioni.

Da questo mix, lavorando fianco a fianco è venuta fuori un'interpretazione assolutamente originale del tema “generation(s)” lanciato dagli organizzatori di Pitti. Un'esperienza in realtà virtuale totalmente coinvolgente per scoprire la filosofia Pilvi e allo stesso tempo per tornare un po' a giocare come bambini. IL PROGETTO Pilvi è un progetto nato dalla matita di Chiara Pancino costruito intorno a un tratto sintetico e spontaneo.

Pilvi utilizza solo materie prime biocompatibili e rigenerate certificate, seleziona accuratamente tutti i propri fornitori, produce esclusivamente in due piccoli ed eccezionali laboratori aretini nel cuore della Toscana Confezioni Boschetti e Confezioni Nuova RB. Dunque è a tutti gli effetti un vero (e documentato) progetto top quality, eco-friendly e vero made in Italy, ma è un po' allergico alle definizioni di questo tipo.

1 curiosità: 3 designer 8 bambini

“In questo progetto c'è tanto anche del nostro essere madri e padri in questo momento tutto particolare, avvincente ma anche faticoso... è capitato spesso di scambiarci idee sul progetto via wathsapp a notte fonda ognuno a casa sua, solo dopo aver fatto addormentare Arianna, Miriam e Tobia (I figli di Chiara ndr) e dopo che Roberto fosse riuscito a fare lo stesso con i suoi 3 bimbi... per Stefano è più facile di solito sono le gemelline Emma e Greta (4 anni) che addormentano lui” racconta Chiara