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Ministero del turismo. Lancini (Confartigianato): “Occasione per rilanciare il settore in modo sostenibile”

La presidente di Confartigianato Turismo si riferisce ad una politica che metta in primo piano il territorio e l'attrattività basata sulla sua valorizzazione e la difesa delle sue caratteristiche identitarie

Confartigianato Arezzo esprime soddisfazione per l’istituzione del Ministero del Turismo. Lo fa per bocca della presidente dell'associazione di Mestiere, Barbara Lancini, che raccoglie imprese associate del settore dell'accoglienza.

“Finalmente, dopo più di 30 anni, torna nel Governo un gicastero dedicato esclusivamente a questo settore e con un proprio portafoglio – sottolinea Lancini – e questa è per noi una buona notizia in un periodo in cui ce n'era veramente bisogno. Negli ultimi anni la filiera del turismo – ricorda infatti Lancini – è stata più volte paragonata al petrolio dell'Italia, ma paradossalmente era stata lasciata senza un proprio ministero, quasi fosse una cenerentola, relegata ad una competenza secondaria di altri dicasteri considerati più importanti. Ora che il nostro comparto è in una situazione drammatica per i motivi che tutti conoscono, l'avere di nuovo istituito questo Ministero nel Governo è per noi un segnale positivo e vogliamo cogliere l'occasione per metterci a disposizione perché si mettano da subito le basi per una vera ripartenza non appena sarà possibile”.

La presidente di Confartigianato Turismo si riferisce ad una politica che metta in primo piano il territorio e l'attrattività basata sulla sua valorizzazione e la difesa delle sue caratteristiche identitarie.

“E' l'occasione – sottolinea Lancini - per promuovere un percorso originale di sviluppo del turismo italiano che sappia valorizzare le identità del nostro sistema di offerta, il ruolo della piccola impresa nella filiera turistica e che sia capace di rispondere alle aspettative delle persone che vanno in vacanza, nel rispetto delle compatibilità sociali e ambientali. La dimensione e le caratteristiche delle nostre imprese costituiscono un fattore identitario, un valore unico che oggi, nonostante le difficoltà, sta permettendo al sistema turistico di sopravvivere grazie alla rapidità decisionale, alla flessibilità, alla creatività e all’attaccamento al territorio in cui operano”.

Dunque un turismo che abbia una forte impronta di ecosostenibilità, che non stravolga i territori, ma sia calibrato sulle loro caratteristiche, che vanno rispettate ed esaltate.

Secondo la presidente di Confartigianato Turismo “occorre costruire proposte turistiche in grado di preservare l’autenticità dei nostri territori e di mantenerli luoghi vivi e attrattivi, di combattere lo spopolamento e favorire la qualità della vita dei residenti e le attività produttive che prosperano in un sistema ecosostenibile. Prima della pandemia – spiega Lancini - molte località fra quelle più ricercate dai turisti, anche nella nostra regione, hanno rischiato di perdere la loro identità, le botteghe hanno lasciato il posto a negozi stereotipati, le abitazioni sono state sostituite da affittacamere, spesso abusivi, e anche molti ristoranti hanno abbandonato la cucina locale per menù anonimi e standardizzati. Noi crediamo che sia indispensabile rilanciare l’artigianato e il territorio che lo contiene prima che il danno sia irreversibile, perché siamo convinti che la chiave del futuro del turismo sta nell’autenticità e nel benessere di tutta la comunità locale, fatta di imprese, turisti e residenti”.

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