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Economia

L'industria meccanica aretina cerca disperatamente lavoratori: "Sono centinaia i posti disponibili"

Il punto di Carlo Locatelli, presidente di Federmeccanica dell'area vasta Arezzo, Siena e Grosseto: "Il settore è in ripresa, nonostante le difficoltà. Ma non riusciamo a trovare figure specializzate"

Sono centinaia i posti di lavoro disponibili nel settore, soltanto nella provincia di Arezzo. Le aziende sono alla continua caccia di lavoratori, figure specializzate che non riescono a trovare. L'industria meccanica sta vivendo un momento di passaggio, dopo un periodo delicato post pandemia, contrassegnato dalla guerra in Ucraina, con il blocco del mercato russo e l'impennata dei prezzi dell'energia e delle materie prime. "Ma adesso ci sono segnali di ripresa - dice Carlo Locatelli - presidente della Toscana del Sud di Federmeccanica, sezione di Confindustria dedicata al settore, - e siamo pronti a coglierli. Purtroppo scontiamo una grave penuria di personale. Vorremmo poter assumere sul territorio, ma siamo costretti a rivolgerci anche fuori. E non basta. Moltissime aziende sono sotto organico".

Il settore meccanico di Confindustria rappresenta una bella fetta del mondo lavorativo delle tre province della Toscana Sud, Arezzo, Siena e Grosseto. "Un universo variegato che va da chi è specializzato in software a chi stampa lamiera. Nell'area vsta diamo lavoro a 15mila addetti, di cui un 50% si trovano nell'Aretino, 40$ nel Senese e 10% nel Grossetano", aggiunge Locatelli.

Che poi fa il punto della situazione: "Chiudiamo il 2022 con un segno negativo a livello nazionale: meno 0,4% rispetto al 2021. Ma i dati dell'ultimo trimestre dell'anno e dell'inizio del 2023 raccontano che c'è una ripresa. Stiamo riassorbendo i costi energetici che erano schizzati alle stelle. Ma non i costi delle materie prime, in un contesto di alta inflazione. Ci sono però buone prospettive e c'è un certo ottimismo per le attività legate allo sviluppo. Gli ordini sono buoni e si generano investimenti soprattutto nell'ambito della transizione energetica. In questo contesto numerose aziende contano di assumere ma c'p un evidente mismatch (disequilibrio, nda) tra domanda e offerta. Cerchiamo profili tecnici: ingegneri meccanici, informatici. Figure specializzate in montaggio meccanico. Non solo laureati, anche ragazzi che escono da istituti tecnici e che magari hanno completato il biennio Its. A volte credo che molti ragazzi non sappiano le possibilità che offre il territorio e scelgano un posto di lavoro fuori regione o addirittura all'estero. Mancano molte donne: l'occupazione femminile del settore è del 10%, perché tradizionalmente la formazione che ha sbocchi in questo campo è stata appannaggio maschile. E specifico: noi non vogliamo tecnici che siano pronti immediatamente per il lavoro, ma persone che abbiano fatto studi propedeutici. L'azienda sa che poi deve effettuare una formazione specifica. Le possibilità sono tante: sono centinaia i posti vacanti". 

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