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La Cgil di Arezzo scrive ai parlamentari della provincia: "No alla reintroduzione dei voucher"

  Lettera aperta della Cgil provinciale di Arezzo ai senatori e ai deputati della Camera eletti in provincia di Arezzo, con un appello riguardante il tema dei voucher. La missiva è rivolta ai deputati Chiara Gagnarli, M5S; Marco Baldassarre...

Lettera aperta della Cgil provinciale di Arezzo ai senatori e ai deputati della Camera eletti in provincia di Arezzo, con un appello riguardante il tema dei voucher.

La missiva è rivolta ai deputati Chiara Gagnarli, M5S; Marco Baldassarre, Gruppo Misto - Alternativa Libera; Marco Donati, Pd; Maurizio Bianconi, Gruppo Misto - Conservatori e Riformisti; Samuele Segoni, Gruppo Misto - Alternativa Libera; e alla senatrice Donella Mattesini - Pd.

Gentili Onorevoli della Provincia di Arezzo, a riferimento della scelta d'introdurre nella manovra di correzione dei conti nuove, quanto palesi, forme di "voucher", rivolgiamo a voi pubblico appello perché questo non accada. Un vostro avallo sarebbe per noi inconcepibile per il merito della questione e per il metodo adottato. Sottolineiamo che questa operazione è blindata col voto di fiducia che oggi sarete chiamati ad esprimere e questa la dice lunga sulla considerazione e il rispetto verso le istituzioni democratiche. Ciò che avete fatto uscire dalla porta non potete farlo rientrare dalla finestra con un vero e proprio raggiro istituzionale. Quanto sta accadendo lo riteniamo ipocrita e truffaldino, sopratutto se l'utilizzo del voucher è falsamente giustificato come contrasto al lavoro nero. Legiferate seriamente, casomai, secondo il coerente indirizzo e motivo per cui son stati tolti. Diversamente sarebbe chiara dimostrazione di un mero tatticismo per eludere il referendum da noi promosso e voluto da milioni di cittadini a cui siete chiamati a rispondere. E' ingiusto e dannoso inabissare il Lavoro nel già tanto precariato e sfruttamento, non siate quelli del "tanto peggio tanto meglio" dato che esistono possibilità concrete per rispondere alle esigenze delle imprese.

Con i nuovi voucher prevale invece quello che è prevalso sino ad ora: svalorizzazione e impoverimento del lavoro, riduzione dei diritti, svogliatezza per contrastare lo sfruttamento a solo pro delle rappresentanze imprenditoriali.

La forzatura che il Parlamento, con l'indirizzo del Governo, si appresta a fare è da ritenersi gravissima ed inaudita e vi chiediamo di dare esempio con coerente e rispettoso comportamento. Diversamente sarebbe l'ennesima dimostrazione di una elitè che tratta i cittadini da sudditi o da terzi in comodo.

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