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Il vice ministro: "Bondisti? Rimborsi rapidi. Ma solo a chi è stato tradito dalla banca"

Il vice ministro dell'Economia Enrico Morando è tornato ieri a parlare delle misure per i rimborsi degli obbligazionisti subordinati "traditi" dal decreto salva banche che ha azzerato i loro titoli. Tra di loro anche numerosi titolari dei bond di...

Il vice ministro dell'Economia Enrico Morando è tornato ieri a parlare delle misure per i rimborsi degli obbligazionisti subordinati "traditi" dal decreto salva banche che ha azzerato i loro titoli. Tra di loro anche numerosi titolari dei bond di Banca Etruria.

Morando è tornato su quella che dalle parti del ministero è sempre stata considerata misura "umanitaria", sottintendendo l'eccezionalità dell'intervento, che sarà circoscritto ai casi di palese tradimento del rapporto di fiducia banca-cliente. Una considerazione che non fa ben sperare i tanti che aspirano ad un risarcimento completo delle proprie obbligazioni azzerate. In ogni caso, come noto da tempo, il fondo messo a disposizione dal Governo per il ristoro dei bondisti è di 100 milioni di euro.

Le regole della partita - ovvero i criteri per gli indennizzi e le modalità dell'arbitrato per rimborsare coloro che hanno perso i loro risparmi dopo l'approvazione del decreto che ha visto la scissione tra le old bank e le new bank di Etruria, Marche, CariFerrara e CariChieti - arriveranno attraverso due distinti decreti - uno ministeriale e uno della presidenza del Consiglio dei ministri - "in tempi rapidi", ha garantito Morando a margine dei lavori della commissione Bilancio. L'arbitro della partita sarà l'Anac, l'autorità anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone. Dovrebbero essere almeno 8 i collegi arbitrali per valutare i rimborsi caso per caso.

Il ministro non si è sbilanciato sul dettaglio: "il tema delle regole - ha detto - verrà fuori quando verrà fuori". Tuttavia ha aggiunto che i criteri di questo 'intervento umanitario' "si evincono con precisione leggendo il testo della legge e la legge dice chiaramente una cosa precisa: ci deve essere stata una qualche forma di violazione dei principi di trasparenza e correttezza del rapporto tra banca e cliente fissato dal testo unico. Non si tratta di principi vari, sono principi precisi".

Foto: la protesta degli obbligazionisti a Rignano

@MattiaCialini

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