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Economia Terranuova Bracciolini

Fimer: è di nuovo protesta. Sindacati e lavoratori: "L'azienda rispetti gli impegni presi"

Venerdì 27 maggio alle 11 è in calendario una manifestazione dei lavoratori di fronte ai cancelli dello stabilimento di Vimercate dove ha sede la proprietà

“L’azienda mantenga gli impegni presi”. Sono ancora una volta i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Fimer ad intervenire all’indomani dell’incontro svoltosi lo scorso giovedì con i vertici aziendali a Roma in sede ministeriale. L’azienda, ex Abb, come noto è da lungo tempo al centro di una profonda crisi che, per il solo stabilimento di Terranuova Bracciolini, si traduce nell’incertezza occupazionale per ben 800 dipendenti. Una condizione delicatissima sulla quale ancora oggi manca un punto di convergenza tanto che, venerdì 27 maggio, i lavoratori e i sindacati scenderanno in strada a Vimercate (Monza Brianza), dove ha sede la proprietà.

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil: "Protesta davanti alla sede"

“A seguito dell’incontro in sede ministeriale dello scorso giovedì in cui la Fimer ha confermato un cambiamento societario che potrebbe mettere in dubbio la sottoscrizione in tempi celeri di un accordo vincolante di esclusiva con uno dei soggetti interessati e la successiva presentazione del piano concordatario, le organizzazioni sono ad indire per questo venerdì 27 maggio alle ore 11 una manifestazione dei lavoratori con conferenza stampa di fronte ai cancelli dello stabilimento di Vimercate dove ha sede la proprietà.

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, la rsu ed i lavoratori tutti, chiedono infatti all'azienda di mantenere gli impegni a siglare un accordo vincolante con uno dei soggetti affinché venga asseverato e presentato un solido piano concordatario e si possa tornare a lavorare a pieno, per soddisfare le molte commesse e finalizzare gli investimenti sui nuovi prodotti, oltre ovviamente a sanare i debiti con i fornitori. Il tempo a disposizione sta terminando ed i dipendenti e le loro famiglie stanno soffrendo fortemente questa situazione di incertezza. Occorre che la proprietà ed il cda trovino immediatamente l’accordo con gli investitori affinché sia ripristinata una situazione finanziaria ed economica di normalità e si torni a dare futuro a tutti i lavoratori coinvolti, salvaguardando le competenze maturate in anni di attività e la conseguente competitività dell'azienda. Tutti questi mesi, troppi, trascorsi in continui cambi di scenari e di soluzioni, ha logorato i lavoratori nel morale e nelle tasche, lavorando poco e male, con stipendi ridotti e difficoltà nel reperire i materiali per produrre e portare avanti le attività di messa sul mercato dei nuovi prodotti. Questa situazione non può andare avanti ulteriormente e dunque chiediamo con forza che la proprietà di Fimer ed il suo cda finalizzi questo accordo con gli investitori e presenti il piano di risanamento e di rilancio. Prima come Power One e adesso come Fimer, non solo si sta trattando di un’azienda che opera in un settore strategico e di prospettiva come quello delle rinnovabili, ma Fimer è, e deve continuare ad essere, una società ai vertici del mercato attraverso l’eccellenza e la qualità maturati dalle proprie maestranze in diversi decenni di duro lavoro e costante presenza sul settore delle rinnovabili. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil non possono accettare che dopo diversi mesi la società non sia arrivata ad una soluzione, e chiedono dunque che la si trovi immediatamente, e se vi sono degli impedimenti o delle difficoltà, che vengano evidenziate chiaramente affinché si possano superare e si possa riportare la Fimer al ruolo industriale, occupazionale e sociale di rilievo e primaria importanza che riveste per il territorio del Valdarno e di Vimercate. Ad oggi sono coinvolti diverse centinaia di dipendenti diretti più altre centinaia dell’indotto, e non possiamo permetterci di perdere

neppure un posto di lavoro. Basta tergiversare non c'è più tempo”.

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