Ferragosto in agriturismo. Il bilancio di Confagricoltura: “Strutture dell’Aretino sold out”
"L’Italia rurale, dei borghi, del buon sapore e delle tradizioni merita attenzione e investimenti, anche da parte della pubblica amministrazione”
Ferragosto da tutto esaurito e una buona risposta, in termini di presenze, da parte di visitatori esteri. Sono questi gli aspetti salienti messi in evidenza da Confagricoltura nel bilancio delle vacanze all’interno degli agriturismi della provincia di Arezzo. Secondo l’associazione di categoria, anche quest’anno sono molti i visitatori che hanno scelto di trascorrere le ferie in strutture immerse nel verde delle campagne. “È un’estate all’insegna della ripresa - sottolinea il direttore di Confagricoltura Arezzo, Gianluca Ghini - Per Ferragosto le nostre strutture erano quasi tutte al completo; il distanziamento favorisce la scelta della vacanza in agriturismo. Il green pass non è necessario per il soggiorno ed è stata una scelta saggia. Normalmente, negli agriturismi, la ristorazione avviene all’aperto e, quindi, anche in questo caso, non c’è bisogno del certificato verde. Certo per attività interne alla struttura e per la ristorazione al coperto, il green pass è obbligatorio. Alle nostre aziende chiediamo sempre di fare molta attenzione alle regole, per garantire vacanze tranquille ed in sicurezza”.
Ad avviso di Confagricoltura Arezzo, anche questa estate la maggior parte degli ospiti sono italiani, ma c’è un trend in aumento di presenze straniere, soprattutto dall’Europa; ritornano soprattutto tedeschi e olandesi. “Abbiamo avuto un periodo difficile a causa del lockdown e delle limitazioni – osserva Ghini - I nostri imprenditori però non si sono persi d’animo, si sono reinventati il lavoro, hanno puntato su delivery di prodotti agricoli e piatti pronti. All’insegna della resilienza, la vendita diretta mediamente è cresciuta di circa il 30% a livello nazionale. Ora possiamo tornare a programmare, a crescere ed a continuare a investire. Ci auguriamo che questo interesse dei nostri connazionali, per la campagna, resti e si consolidi. L’Italia rurale, dei borghi, del buon sapore e delle tradizioni merita attenzione e investimenti, anche da parte della pubblica amministrazione”.
