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Fabio Mascagno al vertice di Cna Valdarno

Fabio Mascagni è il nuovo Presidente di CNA Valdarno. Rileva il testimone da Franca Binazzi  da marzo Presidente provinciale di CNA Arezzo, alla quale va il ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto in questi anni nel suo Valdarno. Fabio...

Fabio Mascagni è il nuovo Presidente di CNA Valdarno. Rileva il testimone da Franca Binazzi da marzo Presidente provinciale di CNA Arezzo, alla quale va il ringraziamento per l’ottimo lavoro svolto in questi anni nel suo Valdarno.

Fabio Mascagni, 60 anni, dirigente dell'Associazione dal 1985, è uno dei titolari di un'azienda del settore moda di Montevarchi, attiva dal 1978 e specializzata in accessori in metallo per pelletteria che oggi impiega 18 dipendenti.

“Il Valdarno continua ad essere in crisi – è il primo commento del neo Presidente Mascagni - Non sottovaluto i segnali di ripresa ma ritengo che non possano essere enfatizzati. E, soprattutto, bisogna pensare ad organizzare il futuro. Deve essere chiaro, soprattutto alle piccole imprese, che nulla potrà essere come prima. La crisi non può essere interpretata come una parentesi, chiusa la quale tutto riprende. Essere pronti al nuovo significa puntare su innovazione e formazione”.

Il nuovo Presidente di CNA Valdarno traccia quindi le priorità: “in primo luogo è necessario investire. Con una finalità: innovare sia le produzioni che le reti commerciali. Per fare questo, le imprese hanno bisogno di un duplice sostegno. Il primo è del sistema del credito che non deve farsi ingabbiare burocraticamente da Basilea 2 ma avere la capacità di valorizzare le potenzialità delle singole aziende. Il secondo è di associazioni come la nostra che sono in grado di offrire alle imprese consulenza, assistenza specializzata e strumenti nuovi per la gestione”.

Fabio Mascagni insiste poi sul tema della formazione: “E' un ambito spesso sottovalutato e rimandato a diversi soggetti (pubblici e privati) con il risultato che non viene mai adeguatamente sostenuto e valorizzato. Ritengo che enti locali, scuola e associazioni imprenditoriali debbano e possano fare molto per un settore assolutamente vitale per il futuro del nostro sistema economico.

Infine occorre intensificare i rapporti con le istituzioni locali, specie i Comuni, e continuare a puntare sulla semplificazione amministrativa che in Valdarno significa “Comune Unico”. E' indispensabile una strategia di vallata che superi i confini dei singoli Comuni e riaffermi la centralità del Valdarno nel contesto provinciale. La crisi non può essere superata con iniziative frammentarie, occorre un sistema economico omogeneo che faccia pernio sulle imprese e sulla concertazione con gli enti territoriali: l'aggregazione consente di ottimizzare costi e servizi e di creare maggiori opportunità alle imprese. In Valdarno, da questo punto di vista, abbiamo compiuto importanti e significativi passi in avanti ma la strada è ancora lunga e chiama in causa, ora più che mai, la volontà politica”.

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