Covid, saldi invernali senza sprint. Confesercenti: "Ma con la primavera c'è voglia di normalità"
La direttrice dell'associazione Valeria Alvisi traccia un bilancio in chiaroscuro: "La speranza è che la fine dello stato di emergenza riporti le persone a fare acquisti come un tempo"
I saldi di fine stagione si chiudono falsati dalla pandemia. "L'andamento delle vendite a prezzi scontati, tra i negozi del territorio, per due mesi è proseguito con il freno tirato". A fare un bilancio della stagione dei ribassi invernali è la direttrice di Confesercenti Arezzo, Valeria Alvisi. "Andamento in chiaroscuro" è il verdetto dopo aver ascoltato la voce degli associati.
“Purtroppo la ripresa auspicata - dice - non c'è stata. La pandemia ha ancora una volta inciso negativamente. Il Covid, i crescenti contatti di questi mesi di inizio dell'anno, le quarantene a causa delle positività o da contatto stretto, hanno tenuto chiusi in casa numerosi consumatori e così lo shopping non ha avuto l'accelerata che ci auspicavamo dopo il difficile periodo che ormai si protrae da due anni”.
Insomma, andamento lento. “Anche se naturalmente diversificato tra le attività. C'è chi segnala numeri migliori dello scorso anno - prosegue Alvisi - ma in molti casi sono inferiori a quelli del periodo pre Covid. Troppo poco per dare la boccata di ossigeno che serve alle attività costrette a fare i conti anche con il caro bollette di luce e gas”.
Eppure c'è una voglia di normalità che spinge ad entrare nei negozi. “I commercianti - conclude la direttrice - sia di abbigliamento che del settore delle calzature segnalano di aver riscontrato da parte della clientela la voglia di fare acquisti. Il desiderio è quello di tornare presto alla normalità, di riscoprire il piacere di passeggiare tra le vetrine e di recuperare anche i rapporti freddati dal distanziamento. Non resta che ripartire con le nuove collezioni primavera-estate assecondando il desiderio di rinnovare il guardaroba che coinciderà con la fine dello stato di emergenza”.
