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Continua la trattativa sindacale con Ubi, Fabi: "Contrari ad ogni esternalizzazione"

Continua a Bergamo la trattativa sindacale del Gruppo Ubi, una procedura che andrà probabilmente avanti fino alla vigilia della fusione nella capogruppo di Banca Marche - a fine ottobre - e con Banca Etruria che entrerà invece a fine novembre...

Continua a Bergamo la trattativa sindacale del Gruppo Ubi, una procedura che andrà probabilmente avanti fino alla vigilia della fusione nella capogruppo di Banca Marche - a fine ottobre - e con Banca Etruria che entrerà invece a fine novembre.

Seppur a piccoli passi, si comincia ad entrare nel vivo dei molti argomenti ancora sul tavolo.

"Innanzitutto ci è stato comunicato che Etruria Informatica, storica e fondamentale società del vecchio gruppo Etruria e con sede in Via Calamandrei, è in via di acquisizione da Ubis-Ubi Sistemi e Servizi, la stessa società dove confluiranno circa cento lavoratori di Banca Etruria; un passaggio questo ancora tutto da verificare nelle sue modalità. Per la nostra società di informatica - si tratta decine di lavoratori altamente specializzati - aspettiamo i passaggi ufficiali e il contestuale coinvolgimento dei sindacati.

Si è parlato di esuberi e delle eccedenze di personale derivanti dal complesso progetto di fusione. La Fabi, il maggiore sindacato italiano di settore e la sigla più rappresentativa in Ubi, sottolinea con tutte le sigle l'indisponibilità a parlare di esternalizzazioni fuori dal perimetro del gruppo e chiede di vedere nel dettaglio la distribuzione geografica delle eccedenze di personale, anche per valutare il reale impatto di una ridistribuzione delle lavorazioni. A tal proposito, la Fabi si auspica che non si tratti di semplici spostamenti di attività da una zona all'altra - e che comunque non dovranno vedere favoritismi - ma che si lavori anche alla creazione di nuove attività o alla espansione di quelle già esistenti. Come la Fabi ha già favorito in passato in Ubi e in altre banche italiane, tutti gli strumenti contrattuali debbono essere usati per gestire in maniera virtuosa questa importante fase industriale: risultati di bilancio, prepensionamenti e nuove assunzioni, progetto industriale, attenzione alla mobilità e alle professionalità dei dipendenti, tutto può trovare un suo equilibrio. Inoltre, stimoliamo la proprietà a smetterla di parlare solo di costi, e in particolar modo del costo del personale, come unica soluzione a tutti i mali; infatti, i risultati di bilancio dipendono da tante altre voci, e la Fabi anche qui è sempre stata molto propositiva nel cercare nuovi fonti di reddito. Nessun dipendente di BancaEtruria, dice la Fabi aziendale, dovrà essere lasciato indietro, che si tratti della direzione generale, delle molte filiali o delle società partecipate.

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