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Banca Etruria, Fabi: "Un amaro 2016"

Un bilancio alla luce anche delle ultime vicende che interessano Monte dei Paschi di Siena. E' quello stilato da Fabio Faltoni, dipendente e sindacalista in Nuova Banca Etruria e segretario provinciale della FABI - Federazione Autonoma  Bancari...

Un bilancio alla luce anche delle ultime vicende che interessano Monte dei Paschi di Siena. E' quello stilato da Fabio Faltoni, dipendente e sindacalista in Nuova Banca Etruria e segretario provinciale della FABI - Federazione Autonoma Bancari Italiani, il sindacato dei bancari più rappresentativo - per numero di iscritti - a livello nazionale.

L'intervento dello Stato per 20 miliardi di euro servirà al salvataggio del Monte dei Paschi di Siena e anche di altre delicate situazioni bancarie italiane; per la banca senese, si è evitato così - detto in massima sintesi - il sacrificio dei risparmiatori possessori di obbligazioni subordinate, circa quarantamila per un ammontare totale attorno ai due miliardi. Cifre queste molto più alte rispetto a quelle che riguardarono la "risoluzione" di BancaEtruria e delle altre tre banche, nel novembre 2015. Per questo, molte autorevoli voci si sono già sollevate in questi giorni a denunciare una disparità di trattamento MPS/Etruria.

Il recente decreto-banche dimostra che pure tredici mesi fa si sarebbe potuta trovare una soluzione diversa, rispetto alla cancellazione delle subordinate e delle azioni in mano a più di sessantamila azionisti e, perché no, magari concedere all'epoca una legittima - e già nell'aria - assemblea dei soci. Una decisione, quella della risoluzione, che si abbatté con effetti devastanti sui nostri clienti, sui lavoratori, sull'economia dei territori e sulla fiducia nazionale nel sistema bancario. E il danno collaterale fu drammatico, con importanti associazioni di consumatori e di obbligazionisti che si scagliarono con una violenza inaudita ed ingiustificata contro noi dipendenti di BancaEtruria, senza parlare delle tristi vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni lavoratori. La FABI nazionale lo disse subito, che si doveva rimediare a quel decreto solo in un modo: ridare tutto a tutti, risarcire tutti immediatamente; e a livello locale lanciammo l'idea - inascoltata - di una patto fra clienti e lavoratori, contro chi aveva interesse a scatenare una "guerra tra poveri", distogliendo l'attenzione dell'opinione pubblica da altre e ben più alte responsabilità.

Cosa sarebbe successo se si fosse trovata una soluzione "alla MPS" anche per BancaEtruria e le altre banche? Tutto sarebbe stato più facile per tutti.

Certo, oggi dobbiamo guardare avanti, e proprio in queste ore dovrebbe finalmente arrivare il via libera definitivo all'acquisto da parte di UBI Banca della Nuova Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti, ma l'amarezza per un 2016 che poteva andare diversamente resta in tutti.

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