Arezzo Fiere, Merelli: "In attesa dei dettagli dalla Regione". Nuovo consiglio il 6 febbraio

La strada per l'accordo tra Arezzo Fiere e Ieg che contiene la cessione di Oro Arezzo e Gold Italy è più in discesa e più ricca. Le avversità iniziali non sembrano più esserci a parte la non condivisione di due associazioni di categoria, gli enti pubblici fermi al palo e assenti dall'assemblea che doveva essere decisiva si sono mossi ed il giorno più importante sembra diventare adesso quello del 6 febbraio, la vigilia dell'assemblea fissata per l'approvazione della sintesi di contratto.

Cosa dovrebbe succedere lunedì 6? Innanzitutto in quel giorno la Regione Toscana dovrebbe firmare con i vertici di Ieg il protocollo d'intesa per avviare un percorso che la porti, insieme a Arezzo Fiere e altri enti pubblici interessati a fare parte del grande polo fieristico formato già da Rimini e Vicenza, una mossa che è nata dall'incontro che si è tenuto a Firenze tra il governatore Rossi, l'assessore Ciuffo, il presidente di Arezzo Fiere Andrea Boldi e quello di Ieg Lorenzo Cagnoni. Un accordo che, seppur con una quota minoritaria porterebbe maggiori tutele ad Arezzo nell'asse soprattutto con Rimini.

Sempre dall'incontro sembra scaturita la modifica dell'articolo 8 del contratto, quello tanto contestato dagli enti pubblici e oggetto della delibera del Comune di Arezzo che doveva essere discussa nel consiglio comunale di domani, ma che è stata ritirata. Con il suo cambiamento sparirebbero gli automatismi previsti nella prima stesura che sarebbero scattati tra quattro anni, se Ieg avesse voluto acquisire definitivamente le due fiere e di conseguenza anche il marchio di Oro Arezzo, di proprietà della Camera di Commercio.

"Siamo in attesa dei dettagli della delibera della Regione Toscana, per questo abbiamo ritirato l'atto dal consiglio" ci spiega l'assessore al bilancio e partecipate Alberto Merelli. Il Comune al momento pare non avere ricevuto il documento al quale vorrebbe allinearsi per arrivare all'assemblea con un mandato a favore da consegnare nelle mani del suo rappresentante.

Presi alcuni giorni di tempo, la delibera tornerà in consiglio, probabilmente rafforzata, proprio lunedì 6, in un'assise ancora non convocata, ma che lo sarà per motivi d'urgenza e che si allargherebbe anche ad altre pratiche ordinarie come la quotazione di Estra e le interrogazioni dei consiglieri.