8 dicembre: alberghi sold out in città, Valdarno e Valdichiana tra le mete preferite. Le previsioni

Gli unici dubbi sono quelli legati al meteo. Soltanto su quest’aspetto le incognite restano tali e nessuno si sbilancia. Differente invece la situazione relativa alle affluenze. Quelle, al contrario delle nuvole, non solo sono state previste ma anche quantificate. Il 90 per cento delle strutture ricettive aretine registra il tutto esaurito per ponte dell’Immacolata. “Tassi di occupazione davvero molto elevati - spiega l’assessore comunale Simone Chierici - che ovviamente ci danno conferma dell’interesse che la Città del Natale ha suscitato nei visitatori. Siamo soddisfatti di queste previsioni anche se, non dobbiamo dimenticarlo, restano le incertezze legate alla pioggia e al maltempo soprattutto per coloro che avrebbero fatto toccata e fuga. Dal punto di vista organizzativo, gli eventi e le attrazioni previste nel contesto della rassegna, ci stiamo organizzando affinché si svolgano anche in condizioni meteo non ottimali”. Un trend avviatosi con la prima edizione della kermesse e che, ormai si è consolidato nel tempo. “Dovrebbero esserci anche molti camperesti in città - prosegue Chierici - per loro è più articolato fare previsioni sulle presenze. In linea generale non possiamo che dirci soddisfatti”.

Valdarno e Valdichiana tra le mete top della Toscana

Secondo le stime di Confesercenti Toscana, per il lungo weekend dell’8 dicembre il tasso di occupazione delle strutture ricettive disponibili online dovrebbe attestarsi al 78%; due punti in più rispetto al 2021, ma con il 28% in meno di offerta. I dati raccolti, ottenuti attraverso l’analisi della disponibilità di camere e altre sistemazioni sui vari portali delle Olta, certificano che la saturazione dell’offerta ricettiva dovrebbe attestarsi al 78%, con un movimento stimato di circa 470 mila pernottamenti tra il 7 e l’11 dicembre. Sarà meno intenso il flusso di turisti verso le località costiere, con tassi di occupazione delle strutture del 68% e al netto delle chiusure stagionali. Un trend leggermente migliore è atteso per le aree della montagna con il 70% di occupazione. Invece, per le località termali e collinari i tassi rilevati sono rispettivamente del 78% e del 79%. Anche dall’analisi per macro aree emergono valori di saturazione delle strutture della costa al di sotto dei valori medi, ad eccezione dell’Isola d’Elba. Una tendenza migliore risulterebbe, invece, per le aree della Valdichiana, Valdarno, Val d’Orcia e Chianti. Un buon livello di prenotazioni è stato registrato anche per la Val d’Elsa e la Garfagnana.

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