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Processo Etruria. 130 chiedono di costituirsi parte civile, Confconsumatori: "Possibile azione penale contro la Nuova Banca"

Sono in tutto 130 gli investitori di Banca Etruria che hanno richiesto di costituirsi parte civile nel processo sul primo filone d'inchiesta relativo all'omessa vigilanza che vede imputati l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l'ex...

Sono in tutto 130 gli investitori di Banca Etruria che hanno richiesto di costituirsi parte civile nel processo sul primo filone d'inchiesta relativo all'omessa vigilanza che vede imputati l'ex

presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari, l'ex direttore generale Luca Bronchi e il dirigente Davide Canestri.

A depositare le richieste ci hanno pensato questa mattina il presidente regionale della Federazione Toscana della Confconsumatori Marco Festelli e gli avvocati dell’associazione.

Il prossimo 13 aprile, le porte del tribunale di Arezzo torneranno ad aprirsi per la nuova udienza riguardante appunto il primo filone d'inchiesta che vede alla sbarra gli ex vertici della BPEL.

Prima di questa data, ecco che sono nuovamente i risparmiatori a far sentire la propria voce allungando, di non poco, l'elenco di coloro che intendono costituirsi parte civile.

Dei 130 investitori che hanno presentato richiesta, 120 sono toscani, 115 hanno acquistato titoli direttamente da filiali di Banca Etruria essendo clienti pluriennali. Si tratta di obbligazionisti subordinati e azionisti che chiedono, complessivamente, un ristoro di circa 3,5 milioni di euro. Secondo quanto ricostruito da Confconsumatori, tutti i danneggiati, almeno 100 su 130, hanno acquistato i loro titoli, sia subordinate che azioni nel corso del 2013 confidando che la banca con quelle specifiche emissioni avrebbe risanato la propria posizione patrimoniale. Marco Festelli e Antonio Mastrota Marco Festelli e Antonio Mastrota "Non escludo - ha dichiarato Marco Festelli - che Confconsumatori nel corso del procedimento penale, se i propri associati saranno ammessi, chieda di coinvolgere la vecchia banca in liquidazione coatta amministrativa che deve risarcire eventualmente i danni causati dalla condotta dei propri vertici in capo agli azionisti e ai titolari di strumenti patrimoniali". L'associazione ha annunciato che a breve promuoverà un'ulteriore azione penale con numerosi investitori frodati, presso il Tribunale di Livorno nei confronti della Nuova Banca Etruria "quale acquirente dell'azienda bancaria, deve rispondere per gli errori e le inadempienze nonché della condotta dei propri dipendenti che hanno raccomandato gli investimenti".

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