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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Morto a Dubai, il legale della compagna indagata: "Sia fatta chiarezza"

I dubbi sulla morte (ipotizzata la conseguenza di una lite) potrebbero essere fugati dagli esiti dell'autopsia. L'avvocato Pascone: "La mia assistita molto provata, ma fiduciosa negli inquirenti"

"Ci vorrà tempo, ma ci auguriamo che su questa vicenda venga fatta chiarezza". Sono le parole del legale della donna indagata in seguito alla morte di Marco Mazzeschi. L'avvocato Giovanni Pascone spiega come la sua assistita sia molto provata dall'intera vicenda e di come abbia collaborato con gli inquirenti fin dai primi momenti, quando dopo aver chiamato i soccorsi avrebbe risposto alle domande poste su cosa era accaduto quella drammatica sera, ma anche in seguito, quando la procura di Arezzo ha disposto l'autopsia.

Era il 30 ottobre quando Mazzeschi e la donna uscirono a cena fuori. Dopo il ristorante rientrarono nella casa della donna e poi andarono a dormire. Nel cuore della notte la donna si alzò per bere un bicchiere d'acqua e sarebbe stato allora che avrebbe trovato il compagno senza vita.

"La notizia dell'inchiesta - ha spiegato il legale - ha colpito molto la mia assistita, ma adesso anche lei spera che venga fatto tutto il possibile per chiarire le cause del decesso. Tra i due mi risulta che i rapporti fossero affettuosi, nulla a che vedere con lo scenario al quale porta l'ipotesi di accusa formulata". L'omicidio preterintenzionale fa infatti pensare ad un evento che possa aver portato al decesso, come ad esempio una lite.

"Intanto anche l'autopsia è stata eseguita e adesso si attendono gli esiti degli esami istologici sugli organi". La donna ha nominato un perito di parte, di tratta del professor Di Paolo che avrebbe preso parte all'accertamento.

Secondo le prime indiscrezioni, sul corpo di Mazzeschi - 44enne in buone condizioni di salute - non sarebbero stati trovati segni di violenza o che potessero ricondurre a traumi particolari avvenuti ad esempio in una colluttazione. L'ipotesi della morte naturale - sostenuta anche dagli inquirenti di Dubai - non sarebbe dunque ancora esclusa. Ma per essere confermata saranno necessari anche gli esiti degli esami tossicologici e istologici.  

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