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Cronaca

Studenti aretini diffondono meme razzisti, antisemiti e filonazisti nelle chat di medie e superiori

Le immagini vengono realizzate tramite un'applicazione e diffuse tra i coetanei di 12-13 anni e di 14-15 anni

Ebrei e camere a gas, persone di colore e ingiurie. Prendere l'armamentario classico di un razzista/antisemita per adattarlo ai social con un'app, così da creare meme (immagini associate a scritte, per lo più) da rendere virali sui social. L'idea, esecrabile in sé, assume contorni particolarmente inquietanti perché fatta propria da ragazzini di prima superiore e seconda media.

Le segnalazioni arrivano infatti da due diverse chat di gruppo tra giovanissimi studenti aretini. Compagni di classe di 14-15 anni in un caso e addirittura 12-13enni nell'altro. Certo, nessuno si illude che nelle chat Whatsapp di una classe di adolescenti passino soltanto appunti della giornata scolastica. Ma tra una battuta innocente e l'altra, sfilano pure le immagini di Anna Frank vilipesa, di Hitler esaltato (per gli stermini perpetrati dal Nazismo), inni al Duce e un Cristo inchiodato a una svastica.

Non tutti i ragazzi membri condividono, anzi. C'è chi è uscito dal gruppo, sollevando legittime rimostranze. Alle quali, però, i giovanissimi autori dei meme rispondono; respingono le accuse di razzismo e si celano dietro un nebuloso "black humor" autoassolutorio. Però, no: non c'è umorismo macabro che tenga. La discriminazione razziale, etnica o religiosa è un reato: punto. E' bene saperlo a 12 anni. E non sarebbe male che genitori un po' distratti dessero un'occhiata in più al cellulare dei figli.

In alto una delle immagini circolate. Ce ne sono molte altre che abbiamo deciso di non pubblicare

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