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Cronaca

Alluvione nelle Marche, Protezione Civile: "L'origine del temporale rigenerante nell'Aretino: impossibile prevederlo"

Tra Arezzo e Siena la prima formazione, che ha causato danni nella zona di Castiglion Fiorentino.

Un evento definito "impossibile da prevedere" dal Centro funzionale multirischi della Protezione civile regionale delle Marche. Un evento meteorologico, quello che ha devastato Senigallia, che sarebbe stato originato nell'Aretino (la situazione avvenuta a Castiglion Fiorentino ne sarebbe un esempio). 

"Nel pomeriggio di giovedì, tra le province di Siena e Arezzo, si è assistito alla formazione di un temporale cosiddetto autorigenerante V-shaped - afferma in una nuota il Centro funzionale -  che, nel suo spostamento verso est, è andato a interessare la zona interna del pesarese, per poi portarsi verso la costa anconetana. L'interazione con l'Appennino ha inoltre intensificato la struttura temporalesca proprio nella zona del Catria."

Un vero disastro quello che si è abbattuto nella costa anconetana. Ma cosa è accaduto? "Caratteristica dei temporali autorigeneranti - spiega il Centro funzionale - è quella della stazionarietà: il temporale continua a riformarsi sempre nello stesso punto e va a interessare sempre le stesse zone, anche per alcune ore. Sono fenomeni la cui previsione è estremamente difficoltosa, sia perché sono molto rari e sia perché le dinamiche che li generano implicano spesso la presenza di configurazioni a scale molto piccole di difficile individuazione. In questo caso, gli elementi previsionali per stimare un'estensione e persistenza di fenomeni così intensi sono stati del tutto assenti. Anche nella vigilanza, a livello nazionale, tali fenomeni non sono stati assolutamente segnalati. Sostanzialmente - spiegano - quello che doveva essere uno scenario da allerta gialla per temporali (effetti localmente intensi e rapidi, ma di estensione limitata), si è invece evoluto in uno scenario più complesso e diffuso sul territorio. Le precipitazioni molto intense e persistenti, con cumulate molto elevate raggiunte in poche ore, hanno determinato, anche nel reticolo maggiore, l'innescarsi e il propagarsi dell'onda di piena in tempi rapidissimi e non gestibili, che ha poi determinato criticità e problemi pure nella parte valliva e costiera".

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