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Cronaca

Auto a leasing, dopo il danno la beffa: "L'ho dovuta restituire, ma adesso è in vendita online"

Oltre al danno, la beffa: l'uomo infatti non solo non ha più l'auto ma è anche stato segnalato alla Centrale rischi finanziari, con tutte le conseguenze del caso

Aveva stipulato un leasing per un'auto. Poi aveva deciso di riscattarla, ma dopo 4 anni di rate e aver pagato altri 10mila euro, sarebbero iniziati i guai. Una storia paradossale, i cui risvolti appaiono assurdi. "L'auto che è stata restituita alla società di leasing era stata infine venduta per 2400 euro. Ma proprio in questi giorni il mio assistito l'ha scovata nel web, in vendita per oltre 12mila euro".

Come è finita quell'auto in vendita sul web? 

La storia 

Il protagonista di questa vicenda, che ha preso le mosse nel dicembre del 2017, è un giovane assicuratore aretino che stipulò un contratto di leasing per una Mercedes C tramite un istituto bancario. L'uomo ha raccontato di aver pagato rate per oltre 3 anni, fino a quando avrebbe deciso di acquisire il mezzo tramite un riscatto. Così scrisse alla banca, la quale inviò un preventivo "in cui - ha spiegato ad Arezzo Notizie - è stata specificata la scadenza entro la quale doveva essere eseguito il pagamento". La comunicazione risale al 22 marzo del 2021. Il 26 marzo di quell'anno l'assicuratore pagò 10mila 383 euro con un bonifico. La scadenza era fissata per il 1 aprile. 

Ma proprio mentre l'aretino era sicuro di aver acquisito la proprietà del mezzo si è visto recapitare nuove rate: "meravigliato, ho chiamato e scritto alla banca per avere chiarimenti. Ho parlato con il centralino e con un’operatrice della banca: mi fu confermato che era tutto a posto. Successivamente, al proseguire delle richieste di pagamento, non ho più avuto risposte da nessuno", afferma. Quelle richieste però iniziano a preoccuparlo e allora si rivolge all'avvocato che lo sta seguendo in questo percorso, Lorenza Calvanese.  

"Nel frattempo però, il mio cliente e la madre imprenditrice, che si era fatta garante per lui - aveva spiegato l'avvocato Calvanese -, sono stati segnalati alla Centrale Rischi Finanziari. Questo significa, in particolare per l'imprenditrice, che possono presentarsi delle difficoltà nei rapporti con le banche con il rischio di dover chiudere e di far perdere il lavoro ai tre dipendenti". 

La vendita online

A inizio 2023 la scoperta che l'auto sarebbe stata venduta dalla banca a terze persone al prezzo di 2mila 400 euro. "Nonostante gli anni di rate, nonostante il bonifico da 10mila euro - conclude l'avvocato - al mio assistito non solo non è rimasta l'auto, ma ha subito anche la segnalazione al Crif".

Oltre al danno la beffa: perché quell'auto per la quale l'aretino dice di aver pagato oltre 30 mila euro, è stata trovata in vendita sul web. 

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