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Sabato, 27 Aprile 2024
Il furto / Montevarchi

Maxi colpo in gioielleria: via Rolex e monete d'oro. Bottino da 20mila euro

E' successo venerdì mattina in un esercizio del centro storico di Montevarchi, individuato il sospetto responsabile: è un 35enne con numerosi precedenti

aMaxi colpo in gioielleria in provincia di Arezzo: rubati tre preziosi orologi, tra cui un Rolex, e menete d'oro da collezione, originarie del Regno Unito, del Sudafrica e della Francia. Un bottino da circa 20mila euro. Nell'arco di 24 ore però un sospetto responsabile è stato individuato dai carabinieri: si tratta di un 35enne che deve rispondere dell'accusa di furto aggravato.

La ricostruzione dell'accaduto

Il furto risale a due giorni fa: venerdì 18 marzo, in tarda mattinata durante l'orario di apertura, una gioielleria del centro storico di Montevarchi viene colpita. Un giovane, ovviamente con il volto parzialmente coperto dalla mascherina, entra nell'esercizio e chiede alla titolare di mostrargli alcuni preziosi, avendo intenzione di fare un importante acquisto. Si mostra molto sicuro di sé e con una fluente parlantina chiede di poter osservare varia merce: lascia poi il negozio, dicendo di voler riflettere sull'operazione. E quando la titolare sta rimettendo a posto i preziosi mostrati al potenziale cliente si accorge dell'ammanco: alcuni orologi e costose monete erano sparite. Il ladro aveva scrutato all'interno prima di entrare, accertandosi che il locale non fosse affollato e poi era entrato in azione: con freddezza e abilità era riuscito a intascare alcuni dei beni della gioielleria, prima di sparire.

foto S. Giovanni V. CC (1)-2
I carabinieri con il bottino recuperato

L'indagine lampo

A seguito della richiesta di aiuto della proprietaria, sono iniziate ore di lavoro ininterrotto per i carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, titolari dell'indagine: hanno preso parte alla caccia al ladro i militari della stazione di Montevarchi, quelli di San Giovanni Valdarno e di Castelfranco Piandiscò, oltre che del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia. Fondamentale anche il supporto informativo dei colleghi del comando di Figline Valdarno. Sul teatro del furto sono state inviate le pattuglie per i primissimi rilievi. Sono state raccolte le dichiarazioni dei testimoni e acquisite le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza: l'autore del colpo si era trattenuto per oltre mezz’ora nel negozio, mettendo in scena un copione ben studiato, con grande sangue freddo. Segni di spregiudicatezza e abitudine a delinquere che hanno fatto concentrare gli investigatori su alcuni pregiudicati della zona, che però avevano un alibi che li scagionava. Poi si sono aggiunti gli indizi derivanti dall'analisi dei video fatta dai carabinieri della stazione di Montevarchi: sono stati presi in esame i filmati di telecamere private e comunali lungo l’itinerario di arrivo e di fuga del rapinatore. Un lavoro immenso, fatto dell’estrapolazione della visione di ore e ore di video, con la difficoltà aggiuntiva dell'azzeramento, ovvero dover sincronizzare, ex-post, tutti gli orari degli impianti analizzati. Ma al termine del pomeriggio l'analisi ha dato i suoi frutti: il responsabile è stato identificato. Si tratta di pregiudicato di circa 35 anni, da tempo gravitante in Valdarno: alle spalle vari reati contro il patrimonio e già coinvolto in svariate altre vicende giudiziarie.

La denuncia e il recupero della ferurtiva

I carabinieri hanno provato a cercarlo: a casa non c'era traccia del 35enne e nemmeno nei luoghi da lui solitamente frequentati. Nella tarda serata è stato però rintracciato dal personale della stazione carabinieri di Castelfranco Piandiscò: si era disfatto degli orologi ma l’uomo portava ancora vestiti del tutto simili a quelli immortalati dalle telecamere addosso al reo al momento del colpo. Nell'arco di poche ore è stata rintracciata anche la refurtiva. I militari hanno battuto i sospetti ricettatori del Valdarno. Sabato mattina, in un esercizio commerciale di Figline Valdarno, i preziosi sono stati ritrovati. Ovviamente erano stati incamerati senza compilare i prescritti registri. Il titolare è stato così denunciato per ricettazione, mentre il 35enne per furto aggravato. La refurtiva è stata così sottoposta a sequestro, in attesa della successiva restituzione alla gioielleria.

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