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Cronaca

Estra chiama a raccolta i soci, nessun passo indietro per Francesco Macrì

Il presidente della multiutility dovrà dare conto degli sviluppi più recenti delle inchieste giudiziarie che lo vedono direttamente coinvolto e accusato di abuso d'ufficio e peculato

È convocata per il 28 luglio l'assemblea dei soci di Estra. La riunione, che chiama allo stesso tavolo Intesa, Coingas, Consiag e Viva Servizi, si svolgerà nella sede di Prato e a quanto pare sarebbe stata indetta dal presidente Francesco Macrì per dare conto sugli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria che lo vede accusato di peculato e abuso d'ufficio.

Soltanto pochi giorni fa, la sede aretina di Estra è stata oggetto di perquisizione da parte della Guardia di Finanza che, nella stessa circostanza, ha notificato un nuovo avviso di garanzia al presidente delle multiutility il quale è anche tra i 13 indagati della maxi inchiesta Coingas-Multiservizi. Due procedimenti giudiziari differenti anche se l'uno conseguenza dell'altro visto che, sarebbe stato durante le indagini inerenti allo scandalo giudiziario che ha coinvolto alcune società partecipate che sarebbero emerse operazioni da circa 2 milioni di euro utili, secondo la procura della Repubblica, a coprire perdite su acquisti del gas. Al vaglio degli inquirenti anche sponsorizzazioni, assunzioni e partecipazioni ad eventi da parte di Estra che non risulterebbero troppo chiare. Tra le carte dell'inchiesta anche le operazioni messe in campo per la quotazione di Estra in borsa.

Un ciclone che avrebbe profondamente scosso i soci e che potrebbe portarli a chiedere anche le dimissioni dello stesso Macrì il quale però non sembra affatto incline ad andare in questa direzione sostenendo, non solo di aver lavorato sempre nella massima trasparenza ma, anche di aver ricevuto condivisione e appoggio dagli altri organi della società. 

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