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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Delitto lungo il fiume, 41enne uccisa con due colpi alla testa e abbandonata tra la vegetazione

E' stata trovata senza vita, riversa a terra lungo il greto di un fiume. La testa fracassata in due punti, il volto tumefatto e insanguinato. Uccisa nel cuore della notte, con due colpi inferti su fronte e nuca (dietro l'orecchio) con un martello...

E' stata trovata senza vita, riversa a terra lungo il greto di un fiume. La testa fracassata in due punti, il volto tumefatto e insanguinato. Uccisa nel cuore della notte, con due colpi inferti su fronte e nuca (dietro l'orecchio) con un martello o una piccola piccozza. Katia Dell'Omarino, 41enne biturgense, una vita sopra le righe e qualche ombra nel suo passato, è stata rinvenuta così, poco lontano dal torrente Afra, a circa un chilometro da casa, in località Montagna.

Lì, in una zona che d'estate si presta a spensierati pomeriggi sul bagnasciuga e a tuffi nelle acque del torrente, il corpo della 41enne è stato abbandonato, forse trascinato dal suo assassino. Catia infatti è stata trovata nel fitto della vegetazione, in una piccola scarpata, dove il dislivello dalla sede della carreggiata è poco più di un metro. Difficile credere che una caduta in quel luogo potesse esserle costata la vita. Nonostante questo, la sua morte inizialmente è apparsa un mistero: una caduta? Un'aggressione? Un gesto volontario? Poi il certosino lavoro dell'Arma dei Carabinieri e degli uomini del nucleo investigativo guidati dal capitano De Martis hanno iniziato a sciogliere i dubbi: si tratterebbe di una morte violenta, avvenuta nella notte tra lunedì e martedì.

I carabinieri di Sansepolcro stanno indagando a 360 gradi per ricostruire le ultime ore della donna che lunedì sera è stata vista in giro a San Giustino Umbro fino a circa mezzanotte. Era sola e probabilmente per spostarsi ha utilizzato la propria automobile. Quella utilitaria che gli inquirenti cercando nei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti tra Sansepolcro e San Giustino, nella speranza di cogliere qualche dettaglio che chiarisca meglio l'intera vicenda. La stessa vettura trovata 400 metri da Ponte del Diavolo, ovvero a metà strada tra il punto dove è stato lasciato i cadavere e l'abitazione. Non è stato però ritrovato il cellulare della 41enne.

Ma cosa è successo da mezzanotte in poi? E' ancora un mistero. Non si sa cosa Katia abbia fatto e se abbia avuto qualche appuntamento. Forse proprio con il suo assassino. Il telefonino al momento non si trova e se ci sono stati contatti o messaggi particolari non può rivelarlo.

Intanto, per fare ulteriore chiarezza sulle cause del decesso è stata disposta l'autopsia.

Katia Dell'Omarino era molto conosciuta in Valtiberina. Amava ballare: nei locali, nelle balere, nelle piazze durante le sagre. Era un personaggio. Una gran voglia di vivere, nonostante una vita non sempre facile, con momenti di particolare difficoltà. La sua morte ha colpito profondamente la comunità biturgense. Lo stesso sindaco Mauro Cornioli, a nome dell’intera Amministrazione Comunale, ha espresso le più sentite condoglianze alla famiglia della donna:

"Sono sconvolto per quanto accaduto – dichiara il sindaco Mauro Cornioli –. Tutta la città è profondamente colpita e sgomenta e sono convinto che il primo sentimento di ogni biturgense sia quello di vicinanza alla famiglia. Se confermato si tratta di un delitto efferato, gratuito, dettato dalla violenza più assoluta. La violenza non deve generare violenza. Il nostro compito ora è dimostrare solidarietà e conforto alla madre e al fratello di Katia. Sansepolcro in altre circostanze così tragiche ha dimostrato di saper gestire il dolore e di reagire a questo tipo di violenza".
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