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Cronaca

Assalti alle aziende orafe, la proposta: "Impianti nebbiogeni come nei negozi di alta moda"

L'esperto: "In 40 anni mai visto un assalto come quello di Ponticino. Ma ci sono soluzioni per proteggersi"

Tre minuti impiegati per far "saltare" una cassaforte da 80 quintali. Undici minuti in tutto per mettere a segno un colpo da centinaia di migliaia di euro e poi sparire nell'oscurità. E' ormai chiaro che la banda che ha colpito venerdì scorso a Ponticino, dove nel cuore della notte è stata assaltata una grande azienda orafa, è composta da professionisti. I metodi utilizzati, ma anche le precauzioni che hanno preso per non essere colti nel bel mezzo della scorribanda (tronchi lasciati sulla straa), la dicono lunga. 

Ma come difendersi? Se lo chiedono gli operatori del settore che nei prossimi giorni incontreranno anche il Prefetto. Intanto però alcuni consigli arrivano anche dagli addetti ai lavori: da chi cioè si occupa di sicurezza. E sono due i suggerimenti principali: quello di unire le forze e munirsi di guardie locali e quello di virare verso sistemi di sorveglianza - di cui già il settore dell'alta moda si avvale da tempo - definiti "nebbiogeni". 

"In 40 anni di attività - racconta Marco Pasquini, di Pm allarmi - non avevo mai visto tanta professionalità. Mi ha fatto ripensare a quanto avvenuto nel 2010, quando fu difficilissimo contrastare gli assalti alle aziende orafe".  

Da allora sono passati 13 anni, ci sono stati alti e bassi nell'economia aretina, c'è stata una pandemia e poi, nell'ultimo anno, una vigorosa ripartenza del settore. La minaccia del ritorno di questi gruppi criminali spaventa non poco gli operatori orafi. 

"I consigli che oggi potrei dare - dice Pasquini - sono semplici: il primo è quello di dotarsi di guardie locali che possano intervenire in pochi minuti in caso di allarme. Il secondo riguarda la strumentazione: l’unica apparecchiatura elettronica che consiglierei è quella dotata di sistemi nebbiogeni. Tali impianti entrano in funzione emettendo un fumo molto denso, simile a quello utilizzato nelle discoteche, innocuo in termini di salute. Questa coltre, che sembra una fitta nebbia, non permette ai ladri di vedere ciò che li circonda". In questo modo i malviventi impiegherebbero troppo tempo nel cercare i preziosi e poi nel trovare una via di fuga e sarebbero costretti a desistere per non rischiare di farsi trovare dalle forze dell'ordine. 

"Si tratta di apparecchiature altamente sofisticate utilizzate già nei negozi di alta moda per contrastare i casi di  furto da scasso. Noi ci occupiamo di circa 20 negozi di questo tipo sparsi in Italia e in Europa che da alcuni anni hanno adottato questi sistemi. E in effetti il fenomeno delle spaccate ha avuto una battuta d'arresto". 

Nelle aziende aretine sarebbero ancora pochi gli impianti di questo tipo. Si parla di un 5 per cento. Diversa situazione nell'alta moda, dove operano aziende che da tempo avrebbero optato per questi impianti che sono apparsi particolarmente efficaci per i reati predatori e che potrebbero mostrarsi altrettanto utili per le aziende orafe aretine.  

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