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Cronaca Subbiano

"Abbiamo superato la pandemia, ma il caro bollette è stato fatale", l'addio social del ristorante

Con parole toccanti i proprietari de La Querciolaia hanno salutato tutti i loro clienti: quello di oggi sarà l'ultimo giorno di lavoro. "Forse torneremo, ma queste condizioni sono davvero proibitive"

Questa sera saranno servite le ultime tagliatelle, l'ultimo tagliere e i calici si alzeranno per l'ultimo brindisi. Poi la saracinesca si abbasserà. Un'altra attività fa un passo indietro di fronte al caro bollette. Si tratta dalla Querciolaia, ristorante e pizzeria che propone cucina tipica toscana nel verde di Ca' di Buffa. Lontano dal centro cittadino, nel fresco della campagna, il locale aveva aperto sfidando la pandemia ed era riuscito a ritagliarsi il suo spazio nella ristorazione cittadina. Ma il caro bollette è stato peggiore dell'emergenza sanitaria e così ne pomeriggio di ieri i proprietari hanno pubblicato un post su Facebook nel quale spiegano cosa sta accadendo

"Abbiamo resistito alla pandemia del Covid che ci ha chiusi dopo un mese dalla nostra apertura. Abbiamo lottato e ci siamo ripresi, con fatica e soprattutto tanta passione. Adesso una nuova "pandemia" quella degli aumenti delle materie prime e delle bollette. Una pandemia che non ci sentiamo più di combattere. Ci abbiamo provato ma questa è davvero più forte di noi".

Come da settimane molti ristoratori stanno raccontando anche in questo caso: "Le spese sono troppo più alte dei nostri guadagni. In molti hanno alzato prezzi e tagliato sulla qualità. Noi invece, ci sentiamo di dire basta. Con tanto dispiacere e con tanta tristezza vi salutiamo e ci arrendiamo. Domenica 23 ottobre sarà la nostra ultima giornata di lavoro. Un Lavoro in cui abbiamo messo il nostro tempo e il nostro impegno ma soprattutto il cuore, l'amore e la passione."

L'impatto degli aumenti in seguito alla critica situazione internazionale è stato davvero forte, come racconta al telefono la signora Graziella, mamma della titolare, anche lei impegnata con i familiari nel lavoro nel locale: "Abbiamo aperto nel 2020: questo locale era un regalo per nostra figlia, se lo meritava tutto. Nonostante la pandemia eravamo riusciti a trovare un nostro spazio nel settore. I nostri clienti venivano dalla città e molte erano famiglie. Insieme, lavorando sodo, organizzandoci bene, siamo riusciti a superare la pandemia. Poi però questa batosta dei rincari non ci voleva. Da un lato le bollette, dall'altro anche le materie prime hanno avuto aumenti consistenti. Proprio nei giorni scorsi all'ingrosso abbiamo trovato materie prime aumentate dai 4 ai 5 euro al chilo. Tanto, troppo. E poi le bollette: da 700 euro siamo arrivati a 1600.  Che fare? C'è chi alza i prezzi: ma noi non ce la siamo sentita, perché da noi vengono soprattutto famiglie e non potevamo far gravare su di loro l'impennata dei costi". 

E così oggi sarà l'ultimo giorno di lavoro. Anche se non è una resa totale: "Perché siamo sicuri che ritorneremo, con questa o con un'altra impresa" dice Graziella. 

Con il post su Facebook l'intera famiglia saluta con parole toccanti tutti quelli che hanno frequentato il locale. "In questi anni abbiamo conosciuto nuove persone fantastiche che faranno sempre parte dei nostri ricordi e vogliamo ringraziare tutti per il sostegno dato e per le belle parole spese dopo aver mangiato da noi.
Sarà un arrivederci? Forse, in tempi migliori. Per adesso vi salutiamo. Ci mancherete tutti".

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