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Cronaca

Accusa di peculato, per Macrì arriva l'archiviazione: "È la prova della correttezza del mio operato"

Dopo l'archiviazione del procedimento penale, richiesta dalla Procura stessa, parla Macrì. La vicenda si rifà al periodo della sua presidenza in Estra

Il procedimento penale contro Francesco Macrì per peculato è stato archiviato. I fatti risalgono a circa due anni fa quando scattò l'accusa nei confronti di Macrì che si trovava nella veste di presidente di Estra. Dalle carte dell'inchiesta madre per le consulenze Coingas-Estra, uscirono i file archiviati dall'allora amministratore di Coingas Sergio Staderini. Il pubblico ministero formulò così l'ipotesi di reato di peculato puntanto l'attenzione sull'acquisto delle quote di Ecolat, su spese e sponsorizzazioni, su un presunto uso non adeguato della carta di credito aziendale.

L'atto di archiviazione è stato notificato all'avvocato del foro fiorentino Gaetano Viciconte, difensore si fiducia di Macrì, dallo stesso Pm Roberto Rossi. I diretti interessati ne avevano avuto notizia all'inizio del mese di novembre, ma hanno poi spiegato che per non inluenzare il dibattimento in corso per il processo Coingas - Estra, nel corso del quale lo stesso Macrì ha rilasciato dichiarazioni spontanee, hanno reso noto solo adesso il risultato ottenuto e cioè l'archivizione arrivata su decisione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Arezzo e su richiesta della stessa Procura.

Soddisfatto lo stesso Macrì che ha rilasciato una breve dichiarazione:

"Come ho sempre sostenuto, con questa archiviazione si conferma l’onestà della mia condotta come presidente di Estra. Sono felice e orgoglioso per questo provvedimento che comprova la correttezza del mio operato al servizio di una grande azienda. È stata una vicenda pesante ma gestita con equilibrio e professionalità dagli inquirenti e dalla procura della Repubblica."

"Adesso si resta in fiduciosa attesa per quanto riguarda il processo in corso" ha aggiunto Macrì.

Sarà invece affidata a un ricorso al Consiglio di Stato la vicenda pendente sulla sua nomina a presidente di Estra contestata da Anac (che ha vinto sul primo grado di giudizio) e per il quale Macrì, assistito da Viciconte, chiede che venga riconosciuta come legittima.

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