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Cronaca

Addio Francesco, palloncini bianchi in cielo tra le lacrime e i ricordi dei compagni di classe. Ultimi accertamenti sull'incidente

Questa mattina, quando la campanella del Liceo Scientifico Redi è suonata, il banco di Francesco era vuoto. Ma lui, il 17enne morto ieri nel tragico incidente di viale Giotto, era nei pensieri e nei cuori di tutti: compagni di classe, amici di...

Questa mattina, quando la campanella del Liceo Scientifico Redi è suonata, il banco di Francesco era vuoto. Ma lui, il 17enne morto ieri nel tragico incidente di viale Giotto, era nei pensieri e nei cuori di tutti: compagni di classe, amici di altre sezioni, insegnanti, personale. Tutti, nessuno escluso.

La morte di Francesco Renzetti è stata una tragedia immane, difficile da accettare e da comprendere, che ha toccato nel profondo l'intera città.

"Francesco - racconta il dirigente scolastico Anselmo Grotti - era un ragazzo molto ben inserito nella sua classe (la 4S ndr) e molto amato, non solo dai compagni ma da tutti gli studenti della scuola che lo avevano conosciuto. Questa mattina i ragazzi sono profondamente scossi e noi stiamo cercando di aiutarli a esprimere questo dolore, non tenerlo tutto dentro".

A metà mattina i 1500 liceali, compresi gli studenti della succursale, si sono ritrovati nel cortile di via Leone Leoni: hanno osservato un momento di silenzio poi, tra lacrime e ricordi, hanno fatto volare in cielo tanti palloncini bianchi.

La scuola, in segno di lutto, ha abbassato la bandiera a mezz'asta. E adesso l'intera comunità del liceo si sta preparando per stare vicino alla famiglia e agli amici più stretti di Francesco. Gli stessi compagni di classe stanno scrivendo biglietti e pensieri da appendere in una bacheca: un modo per esprimere il proprio dolore e per ricordare l'amico scomparso.

Intanto questa mattina presso l'ospedale San Donato si è svolto un accertamento cadaverico disposto dal pm di turno. Poi potrà essere rilasciato il nulla osta per i funerali.

Intanto si susseguono le dimostrazioni di affetto e di solidarietà. La delegazione provinciale della Figc hanno deciso di far osservare un minuto di silenzio in tutte le partite dei campionati giovanili e dilettanti provinciali. La società Olmoponte, dove il ragazzo giocava, si fermerà per un turno di gioco nei campionati giovanili. Probabile stop anche per la prima squadra che domenica ha in programma il derby con il Santa Firmina. Anche la società gialloverde si è unita a lutto: Francesco aveva militato per un periodo con il Santa Firmina.

LA TRAGEDIA

Il drammatico incidente è avvenuto ieri sera, alle 19,50 circa. La moto da cross 125 del 17enne si è scontrata con un’auto, una Nissan Qashqai. Un impatto violento che non gli ha lasciato scampo.

Stando ai primi rilievi, il ragazzo arrivava da una traversa e avrebbe tentato di svoltare a sinistra per accedere al viale principale, in un punto tra via Tiziano e la rotonda dello stadio. Dall’altro senso di marcia però è sopraggiunta l'auto ed è avvenuto lo scontro. Allertati dal conducente dell’auto e da un amico del 17enne, che lo seguiva in sella ad uno scooter sul posto sono arrivati i sanitari del 118: hanno mobilitato l’elisoccorso Pegaso, eseguito tutti i tentativi possibili di rianimazione e hanno intubato il giovane. Ma per Francesco non c’è stato nulla da fare.

CHI ERA

Diciassette anni compiuti a gennaio, la scuola, la moto, la passione per il calcio. Francesco era un adolescente pieno di vita, con tanti interessi e tanti amici. Abitava a Santa Firmina con la famiglia: il padre Walter – noto avvocato del foro aretino – la madre e due sorelle. E proprio nella squadra del paese aveva militato fino allo scorso anno per poi passare in questa stagione agli allievi regionali dell'Olmoponte. Una vita spezzata,la sua, nel fiore degli anni, prima che riuscisse ad affacciarsi nel mondo degli adulti. Una tragedia che ha sconvolto l'intera città.

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