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Martedì, 30 Aprile 2024
Psicodialogando

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A cura di Barbara Fabbroni

Da anni coltiva la passione per la scrittura. È psicologa, psicoterapeuta, giornalista. Oltre a numerosi saggi premiati con premi letterari prestigiosi (ricordiamo solo alcuni: premio per la saggistica Cesare Pavese e Tagete), articoli scientifici pubblicati nelle riviste scientifiche internazionali di psicologia, scrive da anni romanzi. Il romanzo “Coach in Love” è stato premiato al Festival del Cinema di Taormina, lo stesso sarà un film. Da più di sei anni presta la sua penna a Magazine Nazionali di prestigio con le sue rubriche settimanali che riscuotono un significativo successo. Negli ultimi anni è altresì penna attenta e al tempo stesso profonda per interviste esclusive a Vip Nazionali e Internazionali. Volto noto in programmi televisivi come LA7, La vita in Diretta, La vita in Diretta estate, Storie Italiane, su Rai Uno si interessa di moda ed è opinionista e giornalista

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BLOG | Le tipologie di relazione errate madre-figlia

L’attaccamento è fondamentale per offrire uno spazio nutritivo e rassicurante permettendo alla figlia un sano sviluppo

Madre-figlia un rapporto speciale. Spesso questa relazione ha sfaccettature variegate che nascono dalla modalità con cui si costruisce la relazione sin dal suo avvio, modificandosi nel corso degli anni. I mesi prima della nascita sono essenziali, il timbro della voce, il battito del cuore della madre, il contatto biochimico col cibo che la madre ingerisce creano un humus accogliente, dove la futura creatura può svilupparsi. Con la nascita il tutto si trasforma in relazione dapprima simbiotica (funzionale) poi, piano piano, in una relazione interdipendente. L’attaccamento è fondamentale per offrire uno spazio nutritivo e rassicurante permettendo alla figlia un sano sviluppo. Laddove risulta avere delle nicchie di viscosità si può creare un rapporto non soddisfacente che poi, in età adolescenziale, può emergere con dirompenza. Tipologie di relazione madre-figlia:

  1. una modalità inversa, ovvero dove il rapporto madre-figlia è invertito. La figlia si prende cura della madre, la sostiene e l’aiuta a superare i momenti di sconforto. La figlia nella relazione è protettiva, rassicurante e nutritiva.
  2. una relazione simbiotica (disfunzionale), ovvero la madre è considerata una compagna cui confidare tutto, come se fosse l’amica del cuore (e viceversa).
  3. una relazione assorbente. Le madri innescano una gelosia verso ciò che le figlie sono e hanno. Una sorta di rivalsa investendo le loro ambizioni sulle figlie. Il risultato porta alla costruzione, nella figlia, di un forte senso di colpa per non riuscire a soddisfare appieno la madre, così nasce un conflitto interno che si ripercuote nella relazione.
  4. una relazione fondata sull’odio. Difficile a crederlo ma ci sono anche madri che odiano le figlie. Loro mostrano indifferenza e disprezzo, addirittura respingendo la figlia. Questo porta all’insorgere di dubbi, incertezze e bassa autostima.

Come si può constatare il rapporto madre-figlia è molto delicato e può deviare verso un viatico conflittuale, laddove la relazione è inquinata da caratteristiche individuali.

Quali sono le conseguenze di un rapporto conflittuale madre-figlia?

Sono molte, hanno caratteristiche legate alla personalità sia della madre sia della figlia.

Le reazioni di risposta a un rapporto insoddisfacente sono: conflitti, ansia, disturbi della sfera relazionale, atteggiamento disfunzionale verso il cibo ecc. ecc.. È importante recuperare il rapporto nel momento in cui emergono tratti di disagio. La risoluzione del conflitto permette l’elaborazione del problema alla radice così da poter ricostruire una relazione sana e nutritiva. 

Test

Come vedi il futuro di tua figlia?

A. Vuoi il meglio per tua figlia

B. Non ci pensi

C. È una perdente

Come ti senti quando sei con lei?

A. Prendi del tempo da investire con lei

B. Ti metti in competizione

C. Non te ne occupi

Devi prendere una decisione che riguarda tua figlia, come ti senti?

A. Affettuosa

B. Ti crea ansia occuparti di lei

C. Non provi nulla

Stai affrontando un momento difficile con tua figlia, come ti comporti?

A. Le dedichi più tempo

B. Pensi che tua figlia non abbia alcun problema

C. Non la consideri

Tua figlia ti confessa un problema personale, come ti senti?

A. Cerchi di aiutarla a risolverlo

B. Il tempo sistemerà le cose

C. Non ti interessa

Tua figlia vuole andare a vivere da sola, cosa fai?

A. Condividi la sua scelta

B. Eviti di affrontare l’argomento

C. Non ti riguarda

Maggioranza di A

Sei una madre attenta. Ti prendi cura della relazione con tua figlia, cercando di costruirla al meglio.  Accoglienza e protezione ti caratterizzano.

Maggioranza di B

È importante una riflessione sul tuo ruolo di madre. Una figlia ha bisogno di ricevere attenzione, protezione e accoglienza, la madre è la base sicura cui tornare nei momenti di difficoltà. L’ascolto e l’accoglienza aiuteranno il tuo rapporto sia nel “qui e ora” sia nel futuro.  

Maggioranza di C

Hai bisogno di un confronto con un professionista, per aiutarti a far consapevolezza sul giusto ruolo di una madre al fine di non costruire muri invalicabili con tua figlia.  Una relazione sana è importante non solo per lei ma anche per te.  

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