YouTopic Fest. Seconda giornata del festival sul conflitto di Rondine
Dopo una mattinata dedicata a laboratori che hanno spaziato dalle arti al mondo dell’informazione fino ai progetti di cooperazione internazionale mediazione realizzati dagli ex studenti di Rondine, YouTopic Fest – il festival sul tema del...
Dopo una mattinata dedicata a laboratori che hanno spaziato dalle arti al mondo dell’informazione fino ai progetti di cooperazione internazionale mediazione realizzati dagli ex studenti di Rondine, YouTopic Fest – il festival sul tema del conflitto, promosso da Rondine Cittadella della Pace è entrato nel vivo dell’attualità internazionale con una tavola rotonda dedicata al tema “Russia e Occidente: Quale futuro?”
La conferenza ha visto personalità della società civile e della diplomazia confrontarsi sul futuro delle relazioni Russia-Occidente che le attuali leadership politiche non riescono a gestire in un generale clima di diffidenza. Attori che rappresentano interessi diversi che si sono trovati a Rondine per dialogare in un clima di fiducia e totale apertura, come inizio di un percorso nuovo di dialogo e confronto.
Tra gli intervenuti,
Alle 19.30 si è tenuta la “Charity Dinner for Sierra Leone”, l’evento di raccolta fondi organizzato dalle Rondini d’Oro – ex studenti della World House di Rondine – grazie al quale sono state istituite sei borse di studio a favore degli studenti dell’Università di Makeni, in Sierra Leone. Mons. Giorgio Biguzzi, vescovo emerito di Makeni ha portato una forte testimonianza della sanguinosa guerra civile che ha lacerato la Sierra Leone e il suo impegno come membro del Consiglio Interreligioso della Sierra Leone nella mediazione tra le parti che ha portato alla trattativa di pace. “Oggi abbiamo deciso di investire nel capitale di questa meravigliosa terra, chiedendo aiuto a tutti gli studenti sierraleonesi che hanno potuto studiare e formarsi all’estero, come i tanti giovani che si sono formati a Rondine, perché possano educare le nuove generazioni e iniziare la ricostruzione della società civile attraverso una visione fondata sulla pace e sul dialogo”.
La serata si è conclusa con la presentazione della start up Social Fashion Project della stilista e Rondine d'Oro Nadia Shaulova. La performance artistica “Fili d’Identità”, realizzata in collaborazione con Spazio Seme e Associazione Sosta Palmizi ha presentato in anteprima alcune sue creazioni che mescolano elementi di culture in conflitto. “Credo che unendo in un abito unico elementi delle culture e delle storie di diversi popoli e nazioni, si possa praticare la pace, indossare la pace – afferma Nadia Shaulova – Perché Il tessuto di per sé, è un intreccio di fili, è un simbolo di unione di popoli e di culture”.