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Sciolta Centralia, la Due Mari attende il piano B

Con l'addio di Strabag era venuta meno l'utilità di Centralia, la società nata nel 2014 per portare a compimento dal Due Mari. Saluti al project financing ai primi di settembre e contestuale scioglimento di Centralia il 30 settembre. Una creatura...

Con l'addio di Strabag era venuta meno l'utilità di Centralia, la società nata nel 2014 per portare a compimento dal Due Mari. Saluti al project financing ai primi di settembre e contestuale scioglimento di Centralia il 30 settembre. Una creatura durata meno di un anno.

Era il novembre 2014 quando venne presentata la nascita di “Centralia – Corridoio Italia Centrale spa”. Una società con le partecipazioni di Anas e delle tre Regioni attraversate dal futuro corridoio E78, Toscana, Umbria, Marche. Venuti meno i presupposti di lavoro di Centralia, gli azionisti hanno deciso di metterla in liquidazione.

A questo punto, addio al progetto originario della E78 (che prevedeva un consistente finanziamento dei privati) in favore di interventi mirati a valorizzare le infrastrutture già esistenti. Lo Stato ha messo sul piatto poco più di un miliardo di risorse, l’Anas ha inviato alla Regione Toscana l’ipotesi del nuovo percorso della Due Mari e i 1.037 milioni a disposizione sarebbero quasi tutti destinati ad Arezzo. Il cruciale e dispendioso traforo della Guinza si farà successivamente. Precedenza alla sistemazione del tratto aretino, dall’ingresso della E78 a Monte San Savino (via A1), fino alla E45 in Valtiberina: lavori sulla 4 corsie in Valdichiana, a Olmo, al tratto stradale fino a Palazzo del Pero e a quello dopo le Ville di Monterchi.

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