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Sanità, sicurezza delle cure e responsabilità professionale: vertice al San Donato

Un convegno fortemente voluto e nato dalla collaborazione tra l’Asl Toscana sud est e la senatrice Donella Mattesini, in quanto componente della Commissione Sanità, per affrontare argomenti di grande attualità: la sicurezza delle cure e la...

Un convegno fortemente voluto e nato dalla collaborazione tra l’Asl Toscana sud est e la senatrice Donella Mattesini, in quanto componente della Commissione Sanità, per affrontare argomenti di grande attualità: la sicurezza delle cure e la responsabilità professionale degli operatori sanitari. Il convegno, dal titolo“Integrazione e continuità assistenziale alla luce della nuova legge sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale”, si terrà sabato prossimo 25 febbraio all’auditorium Pieraccini dell’ospedale San Donato a partire dalle 8,30 ed è aperto al pubblico.

L’introduzione ai lavori e i saluti saranno affidati al direttore generale Ausl Toscana sud est Enrico Desideri e alla senatrice.

“La responsabilità professionale è un tema fortemente attuale – dichiara Desideri - Per questo vogliamo fare il punto sul disegno di legge Gelli – Bianco, quello che va a ridisegnare i rapporti medico-paziente, medico-struttura e paziente-struttura”.

“Lo stesso disegno di legge – spiega Pasquale Giuseppe Macrì, direttore dell’area funzionale dipartimentale Prevenzione e gestione del rischio dei professionisti - garantisce un più equo e rapido risarcimento in caso di danni causati dalla sanità. Inoltre rende più trasparente il sistema risarcitorio sia per i pazienti che per le assicurazioni”.

“Speravo che il disegno di legge Gelli – Bianco, di cui andremo a discutere, fosse approvato in via definitiva prima del convegno invece si andrà alla prossima settimana – spiega la senatrice Mattesini – Ma va bene lo stesso, perché si tratta di un testo fondamentale per i rapporti tra medico e paziente, basati innanzitutto sulla fiducia. Questa legge, attesa da anni sia dagli operatori professionali che dai cittadini, porta a soluzione la cosiddetta medicina difensiva. La sicurezza delle cure, in tutto il percorso sanitario e socio sanitario, deve essere la nostra priorità ed è necessario stabilire procedure che siano fluide, condivise e rispettose dell’interdisciplinarietà, un aspetto troppo spesso sottovalutato. La capacità di lavorare insieme, tra i vari professionisti, garantisce risultati migliori. Le stesse università dovrebbero essere rivoluzionate da questo punto di vista perché sono organizzate a compartimenti stagni. Arezzo è un importante esempio di buone prassi ma possiamo migliorare ancora” conclude la Mattesini.

Tra gli interventi del convegno, sarà dato ampio spazio al tema della formazione dei sanitari e al punto di vista dei cittadini, attraverso la presenza del coordinatore nazionale del Tribunale dei diritti del malato e di Claudio Diaz, malato consapevole che ha deciso di affiancare il sistema sanitario per migliorarlo. “La prima responsabilità deve essere quella umana – commenta Claudio Diaz – La strada da seguire è senza dubbio quella dell’ascolto, dell’accoglienza e dell’accompagnamento”.

Le conclusioni del convegno saranno ad opera dell’assessore regionale Stefania Saccardi e del relatore del disegno di legge, Federico Gelli.

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