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Domenica, 28 Aprile 2024
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"La sanità perde personale: in due anni oltre 400 di posti tagliati", l'affondo di Cgil e la replica della Asl

Il sindacato ha scritto una lettera alla direzione Asl Tse. L'azienda sanitaria ha risposto illustrando il piano di assunzioni del 2023: "Aumentato il personale di 50 unità"

Ancora un affondo della Cgil sulla sanità aretina. Dopo la denuncia della mancanza di personale per quanto riguarda le attività di prevenzione, il sindacato mantiene alta l'attenzione sul settore inviando una lettera ai vertici della Asl Toscana Sud Est con  la quale esprime “forte preoccupazione sulla tenuta dei servizi sanitari e sulla capacità di dare risposte soddisfacenti ai bisogni espressi dai cittadini”. Una missiva alla quale l'azienda sanitaria ha replicato senza temporeggiare illustrando il piano di assunzioni che sta attuando in questo 2023.

L'allarme della Cgil

 L'intervento del sindacato si concentra sulla  "cronica e allarmante carenza di personale, peraltro certificata con il bilancio consuntivo 2022 che riporta un taglio di ben 312 teste rispetto al 2021, che continua nel 2023 con un‘altra sforbiciata superiore alle 100 unità". La Funzione pubblica di Cgil contesta quindi le soluzioni adottate dalla Asl Tse che "stanno minando il sistema introducendo meccanismi retributivi che non assicurano equità e pari dignità tra le diverse professioni e all’interno di queste tra i vari professionisti. Inoltre, spesso, al danno si accompagna la beffa con i ripetuti tentativi da parte dell’Azienda di scaricare sul fondo dei dipendenti costi derivanti dalla mancanza di personale e dalle politiche di contenimento dei costi. Non si assume, ma in compenso la spesa per straordinari e prestazioni aggiuntive lievita, le ultime ormai ammontano a ben oltre 16 milioni di euro, generando sperequazioni tra dipendenti”.

Tra i problemi della sanità toscana e quindi aretina, Gian Maria Acciai, segretario provinciale Fp, cita anche quella che viene considerata una brutta abitudine e cioè  il riconoscimento dei diritti contrattuali, sanciti dal contratto nazionale 2016-2018, solo in presenza di una decisione del magistrato.

“I tempi di vestizione e svestizione, ovvero i minuti occorrenti al lavoratore per indossare e rimuovere la divisa ed essere nei tempi prestabiliti nei reparti, sono previsti nel contratto nazionale e sanciti in prima istanza da un accordo regionale del 2017 – ricorda Acciai. La Fp Cgil aveva ottenuto, attraverso uno specifico accordo aziendale, che la piena applicazione della norma avrebbe avuto inizio con l’entrata in vigore del Contratto nel 2018, che prevedeva (e prevede) che i 10 minuti (il cosiddetto tempo tuta) fossero riconosciuti a tutti coloro siano tenuti a indossare un divisa di lavoro”.

Sono passati anni e "troviamo sconcertante, che l'azienda riconosca questo diritto (e presumibilmente presto anche quello dei buoni pasto) solo a chi gli fa causa, facendo spendere denaro ai lavoratori e sperperando denaro pubblico in spese legali. Si ravvisa in questo atteggiamento anche una palese scorrettezza in ordine alle relazioni sindacali, negando l'applicazione di un accordo e favorendo invece quei sindacati che speculano con azioni di conflittualità. Da mesi stiamo cercando un confronto con l’azienda al fine di superare questo impasse, ma l’azienda a oggi pare disinteressata favorendo di fatto il percorso delle cause. Chiediamo chiarezza, ma, soprattutto – conclude Acciai -  chiediamo che la Direzione risponda per il danno arrecato ai lavoratori e nei confronti di chi, come noi, difende e tutela i diritti di tutti i lavoratori".

La risposta della Asl

Affermazioni pesanti quelle del sindacato, alle quali la Asl ha replicato con una nota in cui spiega di comprendere "le preoccupazioni, ma evidenzia che in provincia di Arezzo c'è stato nel 2023 rispetto al 2022 un aumento di personale di circa 50 unità.
I lavoratori sono la risorsa aziendale più preziosa per garantire le giuste risposte ai bisogni di salute dei cittadini dei nostri territori, quindi l’attenzione su questo tema è massima. 
Infatti, pur in un quadro molto complesso l' Azienda anche nel 2023 sta attuando, nel rispetto dei vincoli normativi, un importante piano assunzionale, che per quanto riguarda il personale del comparto ha già portato complessivamente a 246 assunzioni. 
Le scelte aziendali inoltre sono sempre rispettose del mandato contrattuale e dei vincoli legislativi vigenti, così come grande attenzione è rivolta all’equità di trattamento dei dipendenti. 
Per quanto riguarda i diritti contrattuali Cgil è a conoscenza che l’argomento relativo ai tempi di vestizione/svestizione del personale è all’ordine del giorno del prossimo incontro della commissione paritetica ASL OOSS già programmato nel mese di settembre".

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