rotate-mobile
Attualità Pratovecchio

"Un'oasi dove 370 animali vivranno liberi", raccolta fondi per il rifugio che li accoglie

Il terreno del rifugio Carro di Buoi - Le impronte nel bosco presto sarà messo in vendita e i volontari adesso cercano fondi per acquistare un appezzamento di terreno che ospiti tutti gli esemplari

C'è un rifugio per animali, in provincia di Arezzo, dove gli esemplari, di qualsiasi specie, possono vivere liberi. Possono correre sull'erba dei prati, addormentarsi stesi all'ombra delle piante, vivere sereni. Ma la loro sorte adesso è in pericolo. Perché la tenuta dove sorge il rifugio, che si chiama "Il carro di buoi. Le impronte del bosco", presto sarà messa in vendita. E così, volontari e operatori hanno deciso di trovare un luogo alternativo dove portare gli ospiti a 4 zampe.  

Per portare a termine il progetto servono però soldi e così la vice presidente Alessandra Migliorini, ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma Go Found Me

"Sono 370 gli animali che perderanno un luogo sicuro in cui vivere senza alcun altra destinazione che li possa accogliere - spiega Migliorini -. Ora però abbiamo trovato un luogo che potrebbe essere non solo un paradiso per gli animali rifugiati attualmente ospiti del rifugio, ma anche la sede del Cras (Centro di Recupero Animali Selvatici) della provincia di Arezzo, attualmente gestito dalla dottoressa Gessica Senzamici". 

Il luogo individuato è immerso nel verde dell'appenino Tosco Romagnolo, poco lontano della sorgente del fiume Arno. Si trova a 15 minuti da Stia-Pratovecchio, inserito parzialmente all'interno del Parco Delle Foreste Casentinesi e adiacente ad esso per la restante parte. Il terreno è attraversato dall'Arno appena uscito dalla sua sorgente e da diversi corsi d'acqua e sorgenti proprie che sono attivi anche in piena estate, e presenta un grande lago di 6.500 metri quadrati.

"Si tratta di 630 ettari, ai piedi del Monte Falterona, alla sorgente dell'Arno. Foreste, pascoli enormi, corsi d'acqua attivi tutto l'anno, sorgenti, un lago. Un'abitazione già presente con tanto posto anche per personale, volontari e collaboratori. Stalle giganti e solide, box già presenti, molte agibili, altre da ristrutturare. Tanti altri edifici dalle potenzialità enormi da ristrutturare con calma" racconta Migliorini.

Qui prenderebbe forma un progetto ambizioso, che prevede almeno due ambiti di interesse: "Uno per la tutela degli animali con riabilitazione e reintroduzione in natura, l’altro la costituzione di un Rifugio per animali definiti "da reddito" e non". 

A momento sono stati raccolti oltre 13mila euro, "ma la strada è ancora lunga e servono 300 mila euro entro febbraio 2024". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Un'oasi dove 370 animali vivranno liberi", raccolta fondi per il rifugio che li accoglie

ArezzoNotizie è in caricamento